La punta Guglielmo Mignani non dimentica "Il Siena? Per me un sogno realizzato"

Aveva un anno, Guglielmo Mignani, quando la Robur di babbo Michele conquistò la sua prima storica Serie A. Alla cena dei Fedelissimi, l’attaccante, nell’ultima stagione diviso tra Poggibonsi e Orvietana, non poteva mancare. "E’ stata una bellissima serata – ha detto –, per celebrare un bellissimo gruppo che ha vinto per le qualità tecniche, ma soprattutto umane. Mio padre da calciatore l’ho vissuto poco, ero piccolo, rivedere certe immagini quasi mi commuove". Mignani jr, la maglia della Robur l’ha vestita per un anno. "E’ stato un sogno realizzato – ha piegato –, peccato sia successo con la pandemia, senza tifosi. Quel gol con il Trastevere sarebbe stato ancora più emozionante". "La Robur certo che la seguo – ha aggiunto –, sono sempre stato un tifoso e mi dispiace che non stia andando bene. In ogni caso la gente deve continuare a seguire la squadra, con la fame di sempre. Chi viene a giocare nel Siena deve sapere che dietro ha un popolo: non è una maglia per tutti". In serie B c’è stato un testa a testa per la A, tra Mignani sr e Gilardino, mister di Guglielmo a Siena. "L’unico sorriso nel dispiacere che mio padre non abbia vinto è stato perché ci è riuscito Gila, un esempio, una persona umile. Ora speriamo che mio padre tagli il traguardo". "All’Orvietana è andata bene, mi sono ritagliato il mio spazio e ho segnato. Sul futuro siamo in mare aperto".

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