La Emma Villas ci prova ma perde ancora Perugia è troppo più forte e chiude sul 3-0

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SIR SAFETY PERUGIA

3

EMMA VILLAS

0

PERUGIA: Giannelli, Herrera 5, Rychlicki 12, Leon 9, Piccinelli, Solè 11, Russo 5, Colaci, Flavio, Semeniuk 13, Plotnytskyi 7, Ropret 1, Cardenas, Mengozzi 2. All. Anastasi.

EMMA VILLAS: Pinali 7, Ricci 2, Van Garderen 3, Petric 11, Bonami, Raffaelli 4, Biglino, Pinelli, Finoli 1, Pereyra, Pochini, Mazzone 3. All. Pelillo.

Arbitri: Brunelli, Cesare.

Parziali: 25-19, 25-17, 25-16.

PERUGIA – È andata come si pensava. Nessuna sorpresa al PalaBarton, la Emma Villas Aubay torna sconfitta da Perugia in tre set. Un’ora e venti minuti, in linea con i due incontri precedenti con Trento e Civitanova; qualche sprazzo qua e là si è visto, ma alla fine la superiorità dei campioni del mondo in carica, che tra campionato e Champions League non hanno ancora lasciato per strada un singolo punto, è stata netta. Anzi, nettissima, soprattutto a muro, fondamentale in cui gli uomini di Anastasi hanno fatto tutta la differenza, nel primo set (7-1) e nel secondo (6-1). Per far cadere una palla a terra nei primi due parziali serviva un’impresa, mentre la Sir poteva permettersi il lusso di ruotare a piacimento le forze senza scendere mai di livello: se esce Leon entra Plotnytskyi, se esce Giannelli entra Ropret, se riposa Rychlicki arriva Herrera, un lusso che è il sogno di ogni allenatore. Hanno riposato meno Solè e Semeniuk, leader statistici di una squadra in grado di macinare punti come e quando vuole. Per Siena 11 di Petric, l’ultimo a mollare, anche se con una percentuale in attacco del 30%; poco anche dagli altri, con Pinali al 32 e Raffaelli al 27. Cifre in linea con l’andamento globale della squadra, ferma ad un complessivo 32%. Il primo set è quello giocato meglio dalla Emma Villas, anche se poi il finale a 19 non si discosta troppo dagli altri due parziali. I biancoblù replicano al primo tentativo perugino orchestrato dal lussemburghese, fresco di passaporto italiano, Rychlicki, appoggiandosi sulle larghe spalle di Petric, autore dell’ace che sancisce la parità a quota 11. Solè ridà tre lunghezze di vantaggio ai suoi (15-12), ancora Petric a muro per il 19-17, poi lo scambio decisivo è quello del 21-17, con palla messa a terra da Semeniuk dopo diverse opportunità su entrambe le metà campo. Russo mura due volte Pinali, Mazzone mettere il servizio in rete ed è 25-19 umbro. Perugia va subito 2-0 nel secondo, Siena replica con un parziale di cinque punti a uno, spreca pure una free ball per andare a +4 quando è avanti 9-6. Il turno di battuta di Semeniuk è esiziale: quattro punti in fila di Leon, di cui tre a muro, quattro punti in fila di Rychlicki, e il tabellone in un attimo scrive 16-9 per la Sir Safety, a conclusione di un parziale di 10-0. Una valanga che non si arresta fino al momento in cui lo sloveno Ropret approfitta di un’errata ricezione per chiudere sul 25-17. La partita, di fatto, è già finita; nel frattempo è entrato Plotnytskyi, che sarebbe titolare inamovibile nelle altre undici squadre del campionato, e mette a segno il punto del 6-2, con un vantaggio che poi diventa anche di sei lunghezze (11-5). Da lì una lunga serie di cambi palla fino al punto break di Herrera, altro ‘panchinaro’ pro forma. Chiude i conti proprio Plotnytskyi su invito di Semeniuk nelle vesti inedite di alzatore.

Stefano Salvadori