
Era il lontano 1975 e i due fratelli Berni, Daniele e Stefano, erano due ragazzi poco più che diciottenni. La passione per il calcio e per il loro paese natale li aveva già spinti ad avvicinarsi al Badesse ed a giocare con la maglia biancoceleste nel campionato Amatori.
Nel 1982 ci fu l’approdo al campionato Figc e la costruzione del tuttora splendido impianto che fu intitolato a Mauro Nannotti.
"Partimmo ovviamente dalla Terza categoria – racconta il presidente Stefano – ed io giocavo all’attacco ispirandomi a Paolo Rossi. Daniele invece era un po’ quello che oggi si definisce un direttore generale".
Quando cominciò la scalata del Badesse?
"Dopo una decina di campionati approdammo in Seconda poi, con cadenza triennale, arrivammo in Promozione e subito dopo salimmo in Eccellenza. Nel 1998 raggiungemmo addirittura la serie D. Nel frattempo avevamo cambiato la denominazione della società in Monteriggioni, giusto per dare una maggiore visibilità al nostro comune. Tuttavia non era cambiato nulla ed il gruppo dirigente era sempre lo stesso".
Dopo due anni però fu di nuovo terza categoria…
"Portare avanti una società a quei livelli era troppo oneroso per noi. Così decidemmo di cedere il titolo sportivo alla Colligiana e ricominciammo, per la seconda volta, questa lunga scalata. Daniele diventò presidente ed io il direttore generale della società che riprese il nome di Badesse".
Tutto questo fino al 2015…
"Sì, infatti quando eravamo in Promozione accadde il drammatico episodio che ha sconvolto la nostra vita: Daniele venne a mancare all’improvviso e nei mesi successivi presi io la carica di presidente".
Ma la scalata non si è interrotta…
"E’ vero, siamo infatti in serie D e le nostre ambizioni ci spingono a puntare al calcio professionistico".
Giuseppe Stefanachi