Granfondo della Vernaccia a San Gimignano. Tra gli uomini vince Galli, Fontanelli è la regina

La Granfondo della Vernaccia di San Gimignano ha visto la partecipazione di circa 400 cicloamatori, tra cui 200 donne, con la presenza della campionessa mondiale Edita Pučinskaitė. Premiati i vincitori delle varie categorie e delle società partecipanti. La manifestazione ha ricordato la storia locale, con la Coppa Martiri di Montemaggio e l'anniversario dell'eccidio del '43.

Granfondo della Vernaccia a San Gimignano. Tra gli uomini vince Galli, Fontanelli è la regina

Granfondo della Vernaccia a San Gimignano. Tra gli uomini vince Galli, Fontanelli è la regina

Missione compiuta. Per la tradizionale Granfondo della Vernaccia di San Gimignano abbinata alla storica e indimenticabile Coppa Martiri di Montemaggio. Tutti in sella alle due ruote ieri con partenza da piazza Duomo, alla presenza del sindaco Andrea Marrucci (foto). Circa 400 cicloamatori al via sotto le torri mescolati a quel turismo pasquale nella domenica delle Palme. Tra loro anche 200 donne nei percorsi da 120 e 76 km sulle strade della vallata dell’Elsa e nel Chianti. Madrina dell’evento, la campionessa mondiale di origine russa Edita Pučinskaitė, due volte maglia rosa e vincitrice della maglia gialla del Tour de France. Alla Granfondo della Vernaccia 2024 i primi assoluti nelle varie categorie. Per le donne Annalisa Fontanelli, Stefania Cornacchia, Chiara Donatelli, Claudia Bertonicini. Per gli uomini Lorenzo Galli, Andrea Bartemucci, Marco Bassoli, Luca Bonaguidi, Sandro Tanzini, Thomas Spinelli, Francesco Stolzi, Riccardo Lazzeri, Fabrizio Morelli, Marco Vinci. Al primo posto tra le società è stato consegnato il premio al gruppo ciclistico Valdelsano. In tutto sono stati consegnati 42 premi a dieci società. Una festa e un ricordo con la corona d’alloro deposta sotto la lapide nella Loggia del Popolo dalla campionessa mondiale. Tanti i volontari della macchina organizzativa del ciclismo amatoriale di San Gimignano che quest’anno compie 28 anni, mentre sono passati ben 49 anni dalla prima Coppa Martiri, oggi inserita nel calendario delle corse internazionali Dilettanti Prima serie, dove fra gli altri ha tagliato il traguardo sotto le torri perfino il giovane ciclista svizzero di lingua italiana Fabian Cancellara.

Dunque la Granfondo ha visto per un giorno il ciclismo storico tornare sulle strade di casa nostra toccando e abbracciando la vallata dell’Elsa fino ai piedi del Montemaggio, dove proprio in questi giorni si celebra l’anniversario del terribile eccidio del ’43 in cui morirono 19 giovani partigiani fucilati per mano nazifascista.

Romano Francardelli

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