
di Angela Gorellini
Non è il tempo che dissolve i legami, quando sono forti. Non sono gli anni che cancellano le imprese, quando fanno parte della storia. Non sono i capelli bianchi a spegnere la passione, quando scorre nelle vene. Anche dopo mezzo secolo. E’ stata un vortice di emozioni, la serata celebrativa delle 50 primavere del Siena Club Fedelissimi, che ha riunito in un abbraccio tanti protagonisti della storia bianconera, dal 1970 a oggi: 400 persone si sono riunite sotto al Tartarugone, generazioni di sportivi e di tifosi che ieri come oggi hanno la Robur nel cuore. Con Foglietti e Beretta, Maccarone e Stringara, Osti e Putelli, Morgia e Rossetti, Giannetti e Chiesa, Cini e Portanova, Galloppa e Mucciarelli, Papadopulo e Ghizzani e Nelso Ricci, Calaiò e Tarantino, Crocetti e Fortin, in ordine sparso e soltanto per citarne alcuni, il nastro si è magicamente riavvolto, tra ricordi, aneddoti e una certezza: "Siena non si dimentica".
E tra video e auguri arrivati da lontano (Mignani, Vergassola, Flo, Giacomazzi), striscioni, sciarpe e maglie bianconere, brindisi e selfie, il presente si è messo al fianco del passato: ha preso parte alla cena anche una delegazione dell’Acn Siena con Giorgio Perinetti in testa, lui che di pagine di storia bianconera ne ha scritte parecchie. Il presidente Gazaryan, seduto a fianco dell’assessore Benini, ha ringraziato il Club donandogli una maglia (la squadra, impegnata a Fermo ha inviato un simpatico video). E chi di battaglie ne ha vinte tante, fuori dal campo, spinto da un viscerale amore per i colori della Balzana, Massimo Carignani. L’avvocato ha ricevuto il Premio Robur 2020: "Bellissimo essere premiato nella città dove sono nato, e vedere il mio nome a fianco di figure che hanno onorato la maglia bianconera, come il presidente De Luca, Papadopulo, Beretta. Un grande orgoglio: io per il Siena ci sarò sempre".
A condurre la serata, in cui è stato anche presentato e donato ai partecipanti il libro celebrativo del Club tratto dalla tesi di Giuseppe Ingrosso, ‘La tribù del calcio-Il caso dei Fedelissimi della Robur’ con foto di Nicola Natili, Veronica Costa, Dario Di Prisco e Nanni Mazzini. "Abbiamo percorso tanta strada, 50 anni sono lunghi, questo è un grande traguardo" le parole del presidente, Lorenzo Mulinacci.