ANGELA GORELLINI
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Barbera abbraccia la sua Robur: "Un orgoglio indossare questa maglia"

"È un orgoglio poter giocare con questa maglia dosso": Gianni Barbera, nel vivaio bianconero c’è cresciuto. Dopo quattro anni di...

Barbera impegnato in campo contro il Tau Altopascio

Barbera impegnato in campo contro il Tau Altopascio

"È un orgoglio poter giocare con questa maglia dosso": Gianni Barbera, nel vivaio bianconero c’è cresciuto. Dopo quattro anni di Serie D, al Poggibonsi e al Ghiviborgo, dove ha incrociato Bellazzini, è tornato ‘a casa’. "Rimettere piede al Franchi, dove tante volte ho fatto il raccattapalle, è stata un’emozione grande – racconta il centrocampista –. Se già il Siena è un club al quale non puoi dire no, la chiamata del mister è stata una spinta in più, conoscendo già il suo modo di lavorare e il tipo di preparazione, incentrata sulla fatica. Sulla stagione non mi sono posto obiettivi in termini numerici, spero di fare il meglio possibile e contribuire a vincere più partite possibili".

Proprio il Franchi, al debutto, lo ha ‘tradito’. "Con il Tau è stata una partita ben giocata, da parte nostra – dice Barbera –, abbiamo avuto il controllo del campo e del gioco. Siamo un po’ calati nei dieci minuti finali del primo tempo, ma le migliori chance le abbiamo avute noi, fosse solo per i due rigori sbagliati. Anche io ho avuto un paio di occasioni: nella prima c’è stato un salvataggio sulla linea, nella seconda potevo fare di più. Dovevamo essere più cinici, ma meritavamo di vincere". Domenica l’Orvietana. "Loro giocano da tanti anni in questo girone e sono temibili – sottolinea il bianconero –: il campo non è dei migliori, un po’ isolato. E’ vero che diversi giocatori sono andati via, me ne sono arrivati altri di livello. Non sarà una partita facile, nessuna gara lo è. Lo stesso campionato è equilibrato, difficilmente trovi il Livorno della situazione. Noi comunque dobbiamo guardare solo a noi stessi".

Il Ghiviborgo, la scorsa stagione, ha raggiunto i play off, a discapito di club come il Siena e il Grosseto… Il segreto? "Che abbiamo sempre mantenuto la stessa mentalità – svela il centrocampista –: anche nelle sconfitte pesanti siamo andati avanti per la nostra strada, senza mai snaturarci. A livello di campo, rispetto all’anno scorso non ho trovato grosse differenze, a cambiare è il contesto: là non hai la pressione che hai qui, lo stadio è piccolo e imboscato e ci vanno in pochi. A Siena l’atmosfera è diversa, la tensione la senti già entrando allo stadio. Ma a me piace, è uno stimolo, avere gente intorno". Barbera, studente al terzo anno di Biologia, con l’obiettivo di "diventare biologo nutrizionista", ha un modello a cui ispirarsi. "Da piccolo, facendo il play davanti alla difesa avrei detto Pirlo, poi, passando al ruolo di mezzala-trequartista, dico Zidane".

Angela Gorellini

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