Letta: "Coalizione larga anti destra". Pd e Iv, patto di non belligeranza

La prima vittoria del segretario e candidato nel collegio di Siena è il dialogo tra i suoi dem e i renziani

Enrico Letta

Enrico Letta

Firenze, 28 luglio 2021 - Parole taumaturgiche. Parole che possono lenire e curare le ferite tra Pd e Italia Viva, arrivati nella maggioranza toscana a un passo dalla definitiva rottura. Sono scritte dal segretario dem Enrico Letta e candidato alle elezioni suppletive di Siena, via social: "Oggi a maggior ragione, lavoro per la costruzione di un campo largo - democratico, riformista e progressista - alternativo alle destre populiste e antieuropee". Musica per le orecchie di Italia Viva. Insomma il ponte della pacificazione e del dialogo c’è. E i renziani lo riconoscono chiaramemente rispondendo a breve giro di posta: "Apprezziamo le parole di Enrico Letta che, in merito alla sua possibile candidatura alle elezioni suppletive nel collegio di Siena, fa espresso riferimento a un confronto aperto e libero per raggiungere un’ampia intesa nel campo del centrosinistra. Niente a che vedere con gli aut aut espressi in maniera scomposta solo poche ore fa dai vertici regionali del Partito Democratico. La presa di posizione di Letta è un giusto passo verso un confronto più costruttivo" scrivono in una nota congiunta Alice Rossetti e Nicola Danti, coordinatori regionali Italia Viva e Stefano Scaramelli, capogruppo Italia Viva in Consiglio regionale. Il trio che lunedì sera aveva detto che il Pd viveva nel melodramma e che non era disposto a diktat dem. E’ passata la nottata, però. E la schiarita c’è stata proprio quando sembrava che la frattura si facesse sempre più netta.

Del resto il prof del Nazareno era stato molto disponibile verso gli alleati: "In queste settimane ho avuto i primi incontri sul territorio del Collegio Toscana 12: nella provincia senese e in quella aretina. Incontri che mi hanno persuaso ancora di più di aver fatto bene ad accettare l’invito a candidarmi giunto dal Pd delle due province" ha scritto Letta. "È del tutto naturale che il Pd sia il riferimento, il punto di partenza, di questo processo, appartenendo il deputato uscente al gruppo dem ed essendo io il segretario nazionale del Partito che rappresenta la forza politica del centrosinistra più radicata nel Collegio", ma "fin dall’inizio, e oggi a maggior ragione, lavoro per la costruzione di un campo largo. Con questo spirito ho incontrato tutti i movimenti e i partiti interessati a tale prospettiva. Con questo spirito ho lanciato le Agorà democratiche, che in autunno saranno strumento e occasione di partecipazione e coinvolgimento di cittadini e militanti: nei singoli partiti della coalizione e nella società civile, attraverso le reti di cittadinanza e l’associazionismo di quanti si riconoscono nel centrosinistra".

Per tutti questi motivi "chiedo apertamente e pubblicamente il sostegno ai cittadini, ai movimenti, alle associazioni, ai partiti che sul territorio del Collegio sono interessati a convergere sul mio nome, a promuovere una visione chiara e sostenibile di sviluppo del territorio, a sventare la vittoria del candidato unitario delle destre". Perché "l’elezione suppletiva, in un collegio uninominale e per l’attuale scenario politico, è una corsa sostanzialmente a due. Avendo le forze politiche del campo contrapposto al nostro trovato un accordo unitario su un candidato, ritengo prioritario ricercare l’unità più ampia possibile. È solo in questa direzione, con la massima apertura e la massima umiltà, che sono intenzionato a muovermi". conclude il candidato "o la va o la spacca". Tutti contenti? In Toscana il governatore Giani benedice il rinvio della riforma dello Statuto e il presidente del consiglio regionale Mazzeo (Pd) augura di camminare con Italia Viva.