
Siena, 15 marzo 2023 - Right or wrong, my country, giusto o sbagliato è il mio Paese. Usiamo la celebre frase dell’eroico comandante americano di inizio Ottocento per provare a mettere fine a un ritornello che è inutile quanto stucchevole. In molti si lamentano del profilo basso dei sette candidati a sindaco, in tanti scrivono post, commenti, ironizzano prima e dopo i dibattiti, invocando quasi una calata al cielo di un condottiero che porti questo o quell’altro schieramento alla vittoria delle elezioni. Giusti o sbagliati, questi sono i nostri candidati. E dai sette, forse anche otto, uscirà il futuro sindaco di Siena, che guiderà la città fino al 2028 almeno. E che potrebbe anche ricandidarsi per reggerla fino al 2033. Quindi, invece di filosofeggiare sulle scarse conoscenze della città, dei problemi amministrativi, del futuro del Monte e del Biotecnopolo, apprezziamo il coraggio di chi ci ha messo la faccia e metterà il suo nome sulla scheda elettorale. E partiamo dai punti di forza di ognuno dei candidati, almeno da quelli emersi nei primi dibattiti pre elettorali, un po’ troppo ingessati per eccesso di protagonisti e di tempi di domande e risposte. Se Anna Ferretti e Nicoletta Fabio andassero al ballottaggio,...