Elezioni Siena, tutti contro tutti per il seggio

Dalla sanità al lavoro e ai fondi Ue: ognuno gioca la sua partita

I candidati (foto Paolo Lazzeroni)

I candidati (foto Paolo Lazzeroni)

Siena, 22 settembre 2021 - Scintille nel confronto tra i sette candidati al seggio della Camera. Le prime avvisaglie ci sono state a telecamere spente tra il candidato del centrodestra, l’imprenditore del vino Tommaso Marrocchesi Marzi, e Nicola Bettollini, segretario della Federazione provinciale del Pc che accompagnava l’altro competitor, Marco Rizzo. Pochi minuti dopo, il candidato 3V Tommaso Agostini, arrivato da Pistoia, prima dell’inizio del confronto, polemizzava a voce alta su vaccini e Green pass, mentre la sinalunghese Angelina Rappuoli del Movimento Nazionale italiano, guardando Letta e Marrocchesi che si stringevano la mano, commentava: "Tanto sono tutti uguali". Invitati a prendere posto, i candidati hanno sparato tutte le loro ’cartucce’, a cominciare dalle ragioni della loro candidatura.

«Vogliamo radicarci sul territorio in vista delle Politiche del 2023 – ha detto Agostini dei 3V –. I nostri temi sono scomodi e sgraditi, ma questa è un’occasione per incidere su leggi nazionali ingiuste". Mauro Aurigi di Italexit ha specificato: "Non mi sono candidato, ma mi hanno candidato. Gianluigi Paragone è l’unico politico ad aver raccolto le istanze del Comitato per la difesa di Mps, mentre il governatore Giani e il sindaco De Mossi se ne fregano".

All’attacco anche Elena Golini di Potere al Popolo: "Siamo stanchi di essere spettatori di una partita con solo due schieramenti contrapposti, ora confluiti nel Governo Draghi. Corro per una politica diversa".

Il segretario nazionale Pd, Enrico Letta, ha invece spiegato: "La mia candidatura nasce dall’invito del Pd di Siena e Arezzo e vuole rafforzare la Toscana e il territorio del Collegio 12, che vive una fase difficile. Metto a disposizione il mio impegno e le mie idee non solo per le elezioni, ma in modo continuativo anche dopo". Provocatorio Marrocchesi Marzi: "Se estraiamo da un sacchetto numeri corrispondenti ai problemi del territorio, andrebbero tutti sulla tabella del Pd. Non è solo questione di impegno, ma anche di radicamento. Io sono l’uomo del territorio". Da parte sua, la Rappuoli ha ricordato: "Siamo nati nel 2017 per tutelare il popolo e i prodotti italiani, non siamo europeisti e vogliamo cambiare questa situazione. Le colpe del passato non sono solo del Pd, ma anche della Lega: entrambi oggi sono al Governo".

Secondo il leader del Pc Rizzo "il voto a Siena è diventato un tema nazionale per la presenza di Letta, che oggi governa con la Lega: non c’è più quindi il voto utile, perché Letta o Marrocchesi, se eletti, voteranno per Draghi. Io non lo farò mai".

Botta e risposta anche sulle priorità dell’azione politica, una volta eletti. Per Marrocchesi, che ha lasciato il dibattito in anticipo per incontrare Matteo Salvini a Montepulciano, c’è da calendarizzare alla Camera la crisi Mps, il gap infrastrutturale e la digitalizzazione del territorio, mentre Letta punta sull’utilizzo dei fondi del Pnrr per il rilancio dei piccoli borghi e una legge nazionale che tuteli gli agricoltori dai danni dei cinghiali. Duro l’attacco della Golini contro le delocalizzazioni delle aziende, mentre Aurigi se l’è presa con l’Europa ("Deve adeguare i suoi Trattati alla Costituzione italiana").

Per Agostini "il grande assente è il tema della libertà contro Green pass e obbligo vaccinale". Gran finale con lo show di Rizzo: "Abolirei l’ipocrisia della politica e basta con i Trattati europei, mi sono rotto le scatole", ha gridato strappando un foglio con la bandiera Ue. Infine la Rappuoli: "Verificherei i ’buchi’ di bilancio della sanità regionale, dove si continua a tagliare. La situazione è grave: Letta si dovrebbe vergognare".