
Messa del Fantino (Foto Di Pietro)
Siena, 16 agosto 2025 - «Cosa devo dire... Voglio vincere». Sintetico il capitano del Valdimontone Aldo Nerozzi uscendo dalla segnatura dei fantini in Comune. Con Gingillo che strizza l’occhio. E fa capire che tutti ci credono, lui per primo. «Un piacere lavorare con Velluto, grande conoscitore di Palio. Credo che sarà piacevole vivere con lui anche il Palio stasera», dice Franco Ghelardi, capitano della Pantera. «Il cavallo lo conosciamo, l’abbiamo avuto in sorte anche l’anno scorso. Viviamo il Palio in maniera propositivo», conclude.
Poi esce il capitano del Bruco Federico Cappannoli con Tambani: «Siamo tranquilli e convinti della scelta di Mattia. Andiamo avanti con serenità sperando che venga quello che ci aspettiamo. Diamante grigio sta benissimo». Aggiunge, sollecitato sulla prova generale: «La giornata del 14 è stata complicata, la Contrada ha avuto una reazione strepitosa, l’ho detto alla cena della prova generale. Nelle difficoltà tiriamo fuori sempre il meglio e ce ne capitano abbastanza frequentemente. Mattia ha tirato fuori ieri il meglio perché non è stata una prova semplice. Il cavallo delle difficoltà le dà, ma con queste dà anche tanta qualità. Eravamo contenti, abbiamo vissuto una cena eccezionale, un grande popolo dietro». Sulla mossa conferma «la qualità del lotto. Sanno che devono essere belli svegli, saper leggere le situazioni. Chi sarà più bravo alzerà il nerbo. E anche più fortunato».
Ultimo ad uscire dalla segnatura il capitano della Civetta Roberto Papei. «Una buona accoppiata, molto deciderà la posizione al canape. Jonatan è convinto, sa cosa l’attende oggi. Anche per lui è un palio importante, come per la Civetta», dice Papei. Una cena della prova generale a mille nel Castellare. «Una bella cena con grande entusiasmo, la voglia di arrivare a questo successo. Ho ribadito che questo fantino mi aveva in qualche modo fatto smettere di fare il capitano e quando sono rientrato il gioco delle cose ha voluto che sia tornato nella Civetta quando ero capitano», osserva Papei. Che prosegue: «Ha sottolineato anche lui alla cena, senza che nessuno gli avesse detto nulla, che era un percorso che veniva da altre dirigenze, le mie intendo. Da Betti a Ricci a Lorenzetti: ho cercato di chiudere il cerchio».
Per concludere due battute su Benitos: «Un grande cavallo, quando ha vinto nella Lupa non c’erano tutti questi cavalli forti. Ora ce ne sono 4-5 anche di più forse Contrade fra cavallo e accoppiata. Sarà ancora più difficile».
Pantera
Dino Pes detto Velluto
Tartuca
Antonio Siri detto Amsicora
Drago
Andrea Coghe detto Tempesta
Bruco
Mattia Chiavassa detto Tambani
Giraffa
Elias Mannucci detto Turbine
Aquila
Andrea Sanna detto Virgola
Leocorno
Giovanni Atzeni detto Tittia
Onda
Sebastiano Murtas detto Grandine
Civetta
Jonatan Bartoletti detto Scompiglio
Valdimontone
Giuseppe Zedde detto Gingillo