Strappato lo striscione per Arturo: si analizzano le telecamere per trovare i vandali

Gesto vile al ‘Franchi’, un’offesa alla memoria del ragazzo morto

Lo striscione in ricordo di Arturo Pratelli strappato da vandali

Lo striscione in ricordo di Arturo Pratelli strappato da vandali

Siena, 8 gennaio 2019 - Bei gesti, gesti vili. Anche i tifosi della Mens Sana hanno voluto ricordare Arturo Pratelli, giovanissimo aquilino e tifoso della Robur scomparso tragicamente lo scorso 28 dicembre. Una morte, quella di Arturo, che ha lasciato sgomenta tutta la città, nonché il mondo del calcio e dello sport. Tanti i messaggi e gli striscioni che gli sono stati dedicati, a partire dal suo Siena, commosso nel dargli l’ultimo saluto, passando alle tifoserie, anche rivali, che si sono unite a quella bianconera a fronte di un lutto tanto sofferto. Anche la Brigata Biancoverde, così, si è unita al dolore di Siena e nel corso della partita disputata dalla On Sharing al PalaEstra, domenica scorsa contro Agrigento, ha esposto a sua volta uno striscione in ricordo di Arturo.

Un bel gesto, macchiato e sfregiato nella notte, appena qualche ora dopo. I tifosi biancoverdi, infatti, al termine del match, avevano attaccato lo stesso striscione all’inferriata del Franchi vicino alla sede del comando della polizia municipale, in via Tozzi, davanti al posteggio dei motorini. ‘Alle scalette’ come dicono i senesi. Nella notte, qualcuno, lo ha strappato: ieri mattina, della scritta ‘Ciao Arturo’ firmato dalla Curva Nord, era rimasto soltanto qualche brandello. Qualche lettera verde su fondo bianco, pezzi di stoffa e di tristezza. I vigili urbani si sono messi subito al lavoro per rintracciare i responsabili del gesto, un gesto voluto, difficilmente etichettabile in altra maniera, come una fatalità o una disattenzione: già ieri gli ufficiali preposti hanno iniziato a visionare le immagini delle telecamere presenti in zona e capire chi (o in quanti) quando e come, ha strappato lo striscione della Brigata Biancoverde.

Prosegue intanto la raccolta fondi, promossa dai Boys, il gruppo che Arturo aveva contribuito a fondare, e dai Figli di Siena. Il ricavato, tolte le spese, verrà donato alla famiglia Pratelli, mentre sono già in produzione il bandierone e la coreografia con cui i giovani sostenitori della Robur ricorderanno il loro ‘grande fratello’. I punti di raccolta: il Bar 31, il Siena Club Fedelissimi, le scuole Galilei, Sarrocchi e Piccolomini e gli ingressi del Franchi per la partita Siena-Pro Patria del prossimo 23 gennaio. Il vessillo di Arturo continuerà a sventolare.