Turisti italiani in calo e stranieri molto oculati. Un bilancio non positivo quello delineato da Filippo Grassi, vicepresidente nazionale e regionale Fiepet Confesercenti, presidente provinciale Assoturismo, che ha raccolto impressioni e dati per i mesi di luglio e agosto degli operatori della categoria in Toscana. "La situazione a Siena non si discosta molto da quella regionale – ha spiegato Grassi –. In generale si è registrato un calo del fatturato nei servizi e anche nelle aspettative: ci avevano promesso un luglio e agosto pieno di gente ma questi numeri non si sono palesati. Avevo già intuito che da fine agosto ci sarebbe stato un calo, nonostante i giorni dal 10 al 20, soprattutto per via del Palio, siano andati molto bene per gli esercenti senesi. Numeri in decrescita anche per quanto riguarda gli arrivi nei i primi di agosto, con dati inferiori rispetto a quelli 2023".
Il problema non è tanto di natura quantitativa, ma qualitativa. "Bisogna aspettare i dati ufficiali ma le sensazioni purtroppo le avevo e non mi sono sbagliato – ha ribadito Grassi –. Nel contenitore di agosto si sono visti anche meno turisti italiani, che sono visibilmente in calo, mentre dei turisti stranieri si registra una molto maggiore oculatezza nello spendere. È necessario capire bene e fare una riflessione sul tipo di turismo che arriva nella nostra provincia. Molti associati ad esempio hanno evidenziato meno mance: andrebbe fatta molta più programmazione su paesi danarosi, Canada, Stati Uniti e Nord Europa ad esempio, i cui turisti tendono a usufruire dei servizi a 360 gradi". I motivi alla base di questo calo e della modifica nella composizione della platea di turisti sono ancora da identificare chiaramente.
"Forse il grande caldo che c’è stato ha portato le persone a voler rimanere in piscina o nelle strutture e non visitare a fondo le città – ha ipotizzato il presidente regionale –. Ma Siena è capofila nei servizi, è matura dal punto di vista dell’accoglienza turistica, è in grado di far svagare le persone, ad esempio con l’affitto delle biciclette, le visite in cantina, le visite guidate, ma questi sono servizi che è disposto a pagare solo un turista dotato di un portafoglio più ampio. Su Siena ho avuto lamentele dal punto di vista dei servizi collaterali al turista, che nei mesi estivi gravitano intorno al turismo e creano posti di lavoro". Lo sguardo ora è proiettato ai prossimi mesi, con la fine dell’alta stagione. "Speriamo che, come sempre è successo, a settembre e ottobre ritornino i turisti americani, perché il piatto (delle mance) piange" ha concluso Grassi.
Eleonora Rosi