Dalle piccole sezioni voleva ripartire per riconquistare posizioni e consensi e da una piccola sezione il Pd Enrico Rossi, candidato nel collegio uninominale della Camera Siena - Grosseto, è ripartito domenica sera per aprire la campagna elettorale nella nostra provincia.
L’ex governatore della Toscana ha fatto tappa alla Casa del Popolo di Ponte d’Arbia, borgo di 400 anime tra i comuni di Buonconvento e Monteroni d’Arbia, da sempre una roccaforte ’rossa’. L’aspirante parlamentare è andato subito al sodo, affrontando le questioni più sentite in questo periodo dalle gente. A partire dagli stipendi e dal caro vita. "Aumentare i salari per salvarli dall’inflazione è una nostra priorità – ha detto l’esponente dei Dem davanti a una platea di un cinquantina di persone, tra cui anche diversi giovani –. Non è demagogia, ma una necessità. Dobbiamo assolutamente aiutare le fasce più deboli a pagare le bollette, arrivando a una mensilità in più per pensioni e stipendi. I soldi per fare questo li troveremo combattendo l’evasione fiscale".
Il candidato del Partito Democratico ha puntato molto anche sull’intoccabilità della Costituzione, sull’antifascismo, sul dovere per l’Italia di non sganciarsi dall’Europa: "La Costituzione non si tocca, è stata scritta con il sangue – ha detto circa a metà del suo intervento –. Non possiamo inoltre permetterci il lusso di uscire dall’Europa come vorrebbero Salvini, Meloni e Berlusconi. E’ la Comunità Europea, pur con tutti i suoli limiti, la collocazione dell’Italia. Fuori dalla Comunità Europea c’è l’oligarchia". Rossi ha infine virato su un altro problema di stringente attualità: il prezzo alle stelle del gas: "Si tratta di mettere un tetto a livello europeo e contenere le speculazioni", ha concluso- prima di salutare i presenti e il segretario del Pd di Ponte d’Arbia, Italo Gorini, che ha speso per Rossi parole di grande stima: "Sono parecchio soddisfatto – il suo giudizio –. Ha detto cose di sinistra. E’ un politico di alto livello".
Marco Brogi