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"Quegli ovini stavano nel fango". Condannato per maltrattamento

Il giudice ha chiuso il dibattimento sull'allevatore di Radicondoli, condannandolo per maltrattamento di ovini. Le pecore erano tenute in condizioni incompatibili con la loro natura, senza riparo dal maltempo. La sentenza impone al colpevole di pagare una multa di 6.370 euro.

Il giudice ha chiuso il dibattimento sull'allevatore di Radicondoli, condannandolo per maltrattamento di ovini. Le pecore erano tenute in condizioni incompatibili con la loro natura, senza riparo dal maltempo. La sentenza impone al colpevole di pagare una multa di 6.370 euro.

Il giudice ha chiuso il dibattimento sull'allevatore di Radicondoli, condannandolo per maltrattamento di ovini. Le pecore erano tenute in condizioni incompatibili con la loro natura, senza riparo dal maltempo. La sentenza impone al colpevole di pagare una multa di 6.370 euro.

Il fratello dell’imputato – quest’ultimo è un noto allevatore di Radicondoli – si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande vista la parentela. Così il giudice Francesco Cerretelli ha dichiarato chiuso il dibattimento, invitando le parti a concludere. Su una vicenda singolare perché l’uomo era finito sotto processo per maltrattamento di animali, un reato contravvenzionale. Non di affezione, però, si tratta di ovini. Secondo i carabinieri forestali che svolsero gli accertamenti, infatti, avrebbe tenuto decine e decine di ovini in alcune particelle di terreno in condizioni, ha sostenuto il pm, incompatibili con la loro natura e che avrebbero provocato agli animali sofferenze. Le pecore si trovavano infatti all’aperto, senza alcun riparo dal maltempo. In mezzo al fango, per l’esattezza, così è stato riferito in aula. Il difensore Alessandro Betti ha chiesto l’assoluzione o, in subordine, la tenuità del fatto rivendicando tra l’altro che non c’erano esemplari feriti o zoppicanti. Il giudice ha condannato l’imputato a pagare 6.370 euro.

La.Valde