Posta: "Serve una pista per correre E bisogna affrontare il nodo fantini"

Proprietario di molti cavalli da Piazza, fra cui Fedora saura, declina una serie di questioni da affrontare. Domani al via le previsite dell’Assunta al Ceppo: apre Viso d’Angelo, alle 11 Remorex e domenica Tale e quale

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"I cavalli? Certo che vanno presi sani ed esperti. A luglio sono veramente rimasto deluso. Di tutto". Nelle parole di Augusto Posta l’amarezza di uno degli ultimi proprietari storici rimasti, che nel Palio degli anni Duemila ha scritto il nome nella storia della Festa grazie ai successi di Fedora saura. Balzana, la figlia della grigia, era iscritta alla previsita ma domani non ci sarà. Se Posta non ha i cavalli al 110% restano nel box.

"Ci sono tante cose da rivedere nel Palio, lo dico con spirito costruttivo perché ce l’ho nel cuore", premette declinando una serie di aspetti che meritano riflessione. Inizia dai cavalli, la sua passione. "Molti sono allenati in maniera non giusta per la Piazza, in diritture di 2mila metri. E poi ci si lamenta se non girano. Quelli per il Palio devono andare su un fondo più duro e anche nelle campagne. Occorre un altro tipo di preparazione", osserva Augusto Posta. Che sottolinea come, alle prove di notte, un occhio esperto "doveva vedere che certi soggetti non erano ancora maturi per la giostra più bella e complessa del mondo", così la definisce. E qui si viene ad un’altra questione di cui, in verità, si dibatte da tempo: la necessità di proprietari vecchio stampo. Nel senso che adesso i cavalli sono in mano ai fantini, affidati a loro praticamente chiavi in mano. "Poi non ci lamentiamo se, appunto, invece della corsa più bella del mondo facciamo il palio di Castel del Piano, lo dico con il massimo rispetto ovviamente", spiega. "Comandano troppo i fantini – prosegue nel ragionamento – hanno in mano il Palio in tutto e per tutto, si lamenta da tempo. Ma c’è un’altra esigenza che a, mio avviso, sta emergendo: quella di ’investire’, per così dire, sulla formazione per guardare al futuro. Come si è fatto con i cavalli, quando si passò al mezzosangue, e i frutti si sono visti, bisogna che i dirigenti trovino delle soluzioni, non saprei indicare quali, per far crescere nuove leve. Il problema per assurdo è più questo che i cavalli". Basta pensare che la scuderia di Trecciolino è stata una ’nave-scuola’ per molti. Da lì sono usciti Tittia e Gingillo, "ma anche altri fantini, che hanno avuto più o meno fortuna ma si sono comunque fatti vedere. Lo stesso Brio, per esempio, era andato da Beppe Pes". Un aspetto su cui durante l’inverno bisognerà riflettere e anche discutere. Come sulla realizzazione di una pista adeguata al Palio più importante del mondo. "Siamo rimasti indietro – sostiene Posta –, non è giusto continuare a correre a Monticiano. Serve un circuito con le curve di Piazza dove misurarsi. Non vengono più dati incentivi ai proprietari, si investa almeno su questo". Dopo l’Assunta tante dunque le questioni sul piatto.

Domani intanto iniziano le previsite al Ceppo che vengono aperte alle 6 da Viso d’Angelo con Tittia, alle 7 arriverà Solu Tue Due, alle 8 Reo Confesso con Turbine e alle 11 ci sarà Remorex. A chiudere la prima giornata di visite il vincitore di luglio, Zio Frac con Bellocchio. Sarà alla clinica Violenta da Clodia? Si scoprirà domenica alle 6, alle 9 ecco Tabacco, ma il gran finale è alle 18 con i nomi di Carburo fra cui spicca il vittorioso Tale e quale.

Laura Valdesi