Nel 2024 potremmo farci un buon romanzo d’avventura, anche filmico: Francesco Sucini detto Polpettino, fantino di fine settecento che ha corso sei carriere vincendone due, facendo cappotto nel 1800. Forse interessa di più la vita privata di questo fantino senese: lo ritroviamo infatti in alcuni processi dove è accusato di furto. Diciamo che era un esperto nel saper interpretare, a modo proprio, il senso della storia. Approfittando dei tumulti del 1799 assieme ad altri fu accusato di aver "alleggerito" qualche abitazione, compresa quella di un parroco, in giorni in cui tanti erano distratti dai nefasti avvenimenti. Polpettino fa il suo esordio il 2 luglio 1797 nel Bruco e corre il suo ultimo il 2 luglio 1802 nella Selva. Davvero da ricordare il suo primo successo nell’Istrice: ingaggia con Nacche nella Torre un terribile duello con un arrivo al centimetro. Lo scontro prosegue anche dopo l’arrivo, i due se la danno di santa ragione. Peccato che Nacche fosse il suo babbo. Ecco la vicenda di Polpettino, ben riconoscibile per una vistosa macchia su di una guancia, che bissa il successo il 17 agosto 1800 nella Tartuca, approfittando di uno scontro furioso fra Nicchio e Valdimontone alla mossa. Una storia un po’ scellerata, proprio come piacciono a noi.
Massimo Biliorsi