Lite per lo smontaggio dei palchi, condannato

Quattro mesi per il titolare del bar del Chiasso Largo. Otto mesi e un anno per . gli operai che lo picchiarono

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Minaccia aggravata e porto d’arma (un coltello) senza autorizzazione, condannato a 4 mesi, pena sospesa. Assolto invece dal danneggiamento verrà fatto un bell’appello per i due operai della ditta che andavano a smontare i palchi, difesi da Francesco Pletto. Uno ha avuto un anno dal giudice Simone Spina, l’altro otto mesi, sempre per minacce e lesioni. La vicenda aveva fatto il giro della città, quando il titolare di un bar al Chiasso largo era venuto a La Nazione raccontando la sua storia incredibile. "Sono stato denunciato dalla polizia ma non sono un delinquente", aveva detto al nostro giornale. Un occhio nero, il gomito gonfio e vari lividi addosso. persino una sublussazione della clavicola attestata dal pronto soccorso. "Volevo far sapere cosa è accaduto", le sue parole. E poi il racconto della rabbia salita vedendo arrivare i grossi mezzi per lo smontaggio dei palchi in via Rinaldini. La Conchiglia ancora affollatissima, suonavano il clacson entrando.

Questione di sicurezza, si era alterato e c’era stata con l’autista del mezzo un’accesa discussione. "Però di botte ne ho prese", il suo racconto. Che ha riferito certo al giudice Simone Spina il quale ha ascoltato decine di testimoni prima di emettere sentenza. Intanto era stata ammessa la costituzione di parte civile dell’esercente, attraverso l’avvocato Antonio Ciacci, unitamente a quella presentata dall’avvocato Jacopo Meini che assiste la titolare della ditta per cui lavoravano i due operai di 36 e 39 anni che vivono a Monteroni, difesi dall’avvocato Francesco Pletto.