Una mossa discutibile - e discussa - al mattino, una prova ad alti ritmi alla sera. La giornata di ieri ha regalato diversi spunti interessanti; tradizionalmente il secondo giorno di Palio è quello dove si inizia ad affinare l’affiatamento delle accoppiate, dopo la prima prova che arriva al termine di una giornata dai ritmi serrati e stancanti.
Se tra i canapi si è confermata la generale tranquillità dei cavalli, la mossa della seconda prova ha lasciato più di una perplessità: vero è che la Selva ha trovato serie difficoltà ad avvicinarsi al verrocchino, ma quando è entrata ha rischiato di scontrarsi con la Lupa che era completamente voltata al seconda canape. Tutti si aspettavano lo scoppio del mortaretto e invece Bircolotti ha dato per buono il via (Civetta, Chiocciola e Nicchio le più rapide a uscire), magari proprio perché, viste le difficoltà della Selva, ha pensato che fosse meglio far andare via i cavalli. Ma è anche vero che la filosofia adottata per le prove deve poi trovare corrispondenza la sera del Palio e quindi tra mossiere e fantini non ci devono essere dubbi interpretativi su cosa si può o non si può fare tra i canapi. La vittoria è andata alla Contrada dell’Oca con Brigante su Ares Elce, una delle accoppiate favorite.
Per la terza prova qualche problema è invece arrivato dall’eccessivo affollamento nella parte centrale del canape (anche perché il Leocorno al primo posto si è posizionato ben distante dallo steccato), con il Nicchio a lungo fuori dall’allineamento, diverse Contrade impegnate a trovare spazio e la Chiocciola senza varchi per entrare. Poi Gingillo è entrato e - con Leocorno, Valdimontone e Istrice pronte a scattare - ha tentato di ripercorrere un viottolo per lui fortunato, lanciandosi in basso all’interno di tutti.
È stata comunque una prova ad alto ritmo, con diverse Contrade a buon ritmo: prima Leocorno, Lupa, Nicchio, poi Istrice e Valdimontone (compreso un San Martino quasi da contatto con l’ingresso del Valdimontone all’interno del Nicchio), nelle retrovie anche l’Onda. La vittoria della terza prova è andata all’Istrice, con Tittia su Viso d’Angelo.
E oggi è già il giorno della vigilia della Carriera dell’Assunta.
Orlando Pacchiani