Le prove vinte da Oca e Istrice. Mossa tra dubbi e nuovi spunti

Ieri sera molte Contrade impegnate nei tre giri di Piazza, dopo il prolungamento dei tempi del via. Al mattino partenza discussa con la Lupa completamente rigirata all’altezza del verrocchino.

Le prove vinte da Oca e Istrice. Mossa tra dubbi e nuovi spunti

La mossa della terza prova, con la Chiocciola lanciata all’interno

Una mossa discutibile - e discussa - al mattino, una prova ad alti ritmi alla sera. La giornata di ieri ha regalato diversi spunti interessanti; tradizionalmente il secondo giorno di Palio è quello dove si inizia ad affinare l’affiatamento delle accoppiate, dopo la prima prova che arriva al termine di una giornata dai ritmi serrati e stancanti.

Se tra i canapi si è confermata la generale tranquillità dei cavalli, la mossa della seconda prova ha lasciato più di una perplessità: vero è che la Selva ha trovato serie difficoltà ad avvicinarsi al verrocchino, ma quando è entrata ha rischiato di scontrarsi con la Lupa che era completamente voltata al seconda canape. Tutti si aspettavano lo scoppio del mortaretto e invece Bircolotti ha dato per buono il via (Civetta, Chiocciola e Nicchio le più rapide a uscire), magari proprio perché, viste le difficoltà della Selva, ha pensato che fosse meglio far andare via i cavalli. Ma è anche vero che la filosofia adottata per le prove deve poi trovare corrispondenza la sera del Palio e quindi tra mossiere e fantini non ci devono essere dubbi interpretativi su cosa si può o non si può fare tra i canapi. La vittoria è andata alla Contrada dell’Oca con Brigante su Ares Elce, una delle accoppiate favorite.

Per la terza prova qualche problema è invece arrivato dall’eccessivo affollamento nella parte centrale del canape (anche perché il Leocorno al primo posto si è posizionato ben distante dallo steccato), con il Nicchio a lungo fuori dall’allineamento, diverse Contrade impegnate a trovare spazio e la Chiocciola senza varchi per entrare. Poi Gingillo è entrato e - con Leocorno, Valdimontone e Istrice pronte a scattare - ha tentato di ripercorrere un viottolo per lui fortunato, lanciandosi in basso all’interno di tutti.

È stata comunque una prova ad alto ritmo, con diverse Contrade a buon ritmo: prima Leocorno, Lupa, Nicchio, poi Istrice e Valdimontone (compreso un San Martino quasi da contatto con l’ingresso del Valdimontone all’interno del Nicchio), nelle retrovie anche l’Onda. La vittoria della terza prova è andata all’Istrice, con Tittia su Viso d’Angelo.

E oggi è già il giorno della vigilia della Carriera dell’Assunta.

Orlando Pacchiani