
L’avvocato Guidarelli arriva in tribunale a Siena con la campionessa di scherma. di origini messicane. per l’incidente probatorio
Due le inchieste sui "fatti gravi" che si sono verificati nella provincia di Siena che vengono citate nella relazione sull’attività degli Uffici della Toscana dal procuratore generale Ettore Squillace Greco. Merita la segnalazione la presunta violenza sessuale di gruppo commessa nei confronti di una minorenne, si dice. "La peculiarità del caso, spiega – deriva dalla circostanza che i soggetti coinvolti, sia la persona offesa che gli indagati, sono tutti giovani atleti (gli indagati da poco maggiorenni) iscritti alle federazioni nazionali di scherma dei rispettivi paesi di origine ed impegnati perfino a livello di giochi olimpionici. E che i fatti si siano verificati proprio ad un raduno sportivo di scherma organizzato nel territorio di Siena". Chianciano, com’è noto. Il procuratore generale evidenzia che proprio il fatto che la presunta violenza si sia verifica nell’ambito della scherma, con forte probabilità, ha ampliato la risonanza mediatica del caso. "Altra peculiarità – spiega ancora Squillace Greco - è stata quella del coinvolgimento nella vicenda processuale di enti terzi, quali il Coni e la Federscherma, soggetti con cui la procura ha dovuto mantenere un costante confronto istituzionale nell’intera fase delle indagini preliminari per consentire il coordinamento del procedimento penale con quello disciplinare a carico dei due atleti indagati". Si rileva, infine, l’interessamento dell’ambasciatore del Messico in Italia considerata la nazionalità della giovane che avrebbe subito la presunta violenza. L’udienza preliminare si svolgerà, a seguito della richiesta di rinvio a giudizio per i due atleti, l’11 febbraio davanti al gup Andrea Grandinetti.
L’altra inchiesta citata nella relazione del procuratore Squillace greco si è conclusa con il rinvio a giudizio, spiega, di sei soggetti per bancarotta e diversi episodi di turbativa d’asta. Nel corso del procedimento, frutto delle indagini di Squadra mobile e guardia di finanza, erano state chieste cinque misure cautelari personali.
Fra le vicende di maggiore rilevanza declinate dal procuratore di Siena Andrea Boni, oltre a queste, c’è il delitto di Largo Sassetta per cui sono stati condannati zio e nipote ucraini: fu uccisa Anna Maria Burrini, una donna di 81 anni. Poi gli episodi che hanno destato grande scalpore delle aggressioni ravvicinate ai pakistani – alla mensa di suor Nevia a San Girolamo e in piazza Gramsci – per cui un uomo è già stato condannato a 8 anni 10 mesi e 20 giorni previa derubricazione, per uno dei due fatti, nel reato di lesioni aggravate.
Ma c’è anche un’inchiesta, ormai conclusa da tempo, che non è salita alla ribalta della cronaca, relativa ad un allenatore di una disciplina sportiva che avrebbe molestato alcune giovani allieve della nostra provincia quando queste erano ancora minori di 14 anni. Le avrebbe palpeggiate, secondo l’accusa, baciandole anche sulla bocca, all’interno di una stanza della struttura dove andavano ad imparare ed allenarsi. Di qui gli arresti domiciliari, concessi dal giudice nell’estate 2023. Un’inchiesta molto complessa, vista anche la giovane età delle allieve che è stato necessario sentire per fare chiarezza. Si è svolto un incidente probatorio nel febbraio 2024. C’è stata la richiesta di rinvio a giudizio con fissazione dell’udienza preliminare nell’autunno scorso dove la difesa ha avanzato offerte risarcitorie e si dovrebbe definire (se non è già avvenuto) il caso con un patteggiamento da parte del giovane allenatore.
Laura Valdesi