Le foto di Siena liberata. La storia riscoperta con gli scatti di Mydans in mostra ai Rozzi

L’archivio del grande fotografo che entrò in città con gli Alleati ritrovato da Luca Betti. L’idea di esporlo lanciata da Bianchini e supportata dall’arcirozzo Mandarini. Fino al 4 luglio all’Accademia.

Le foto di Siena liberata. La storia riscoperta con gli scatti di Mydans in mostra ai Rozzi

Le foto di Siena liberata. La storia riscoperta con gli scatti di Mydans in mostra ai Rozzi

Quanta ragione nelle parole di De Gregori "La storia siamo noi…": basta vedere la mostra fotografica ’Carl Mydans, un gigante della fotografia nella Siena liberata’, all’Accademia dei Rozzi, per capire che i protagonisti della vicenda umana sono tutti quei volti che assistono alle vicende belliche, ne subiscono le conseguenze e gioiscono per il rassicurante epilogo. Merito a Luca Betti, che ha scoperto questo nascosto archivio di un fotografo di guerra di grandissimo valore, merito a chi ha sostenuto e rilanciato l’idea, da Maurizio Bianchini che ha parlato all’inaugurazione del momento straordinario fermato nelle immagini, al sostegno dell’arcirozzo Alfredo Mandarini, fino alla scientifica, ma anche struggente, descrizione di Massimiliano Bellavista, che ha raccontato della "rivoluzione" delle macchine fotografiche tascabili, che hanno un altro modo di interpretare la realtà e soprattutto l’atteggiamento non convenzionale degli intervistati.

"Io seguo De Monsabert…" sono parole che Bellavista ha riportato del fotografo che prediligeva i generali colti che sparavano solo oltre certi secoli, che guardavano agli uomini ma anche ai monumenti. Ottant’anni dalla liberazione e venti dalla morte di questo straordinario interprete della realtà. Qui ritratti i senesi mostrano la dignità del vestito buono, come ha sottolineato proprio Bianchini, per raccontare una mostra che resterà nelle stanze dell’Accademia dei Rozzi fino al prossimo 4 luglio, dove protagonista è il popolo senese mentre splendono sorrisi liberati e nuove speranze di vita per tutti. Siena qui rinasce attraverso chi "pensava con gli occhi , descrivendo la storia attraverso le immagini".

C’è bellezza ovunque, c’è il senso di una civiltà che non si mette in posa, ma racconta il suo presente, perché una foto non si scatta ma si crea, che quella in fondo non è la realtà in toto, ma l’idea che uomini ispirati come Mydans hanno voluto fare arrivare fino a noi.

Massimo Biliorsi