Lascia il figlio fuori dalla sala slot per andare a giocare alle macchinette

Monteriggioni, il piccolo ritrovato in una ditta vicina alla Sala Bingo

I carabinieri (foto d'archivio)

I carabinieri (foto d'archivio)

Monteriggioni (Siena), 23 giugno 2019 - Crea dipendenza, il gioco. Inserisci una moneta, senti che ne vengono giù tante. Hai vinto. Non puoi fare a meno di riprovarci. Una volta, due. Per ore. Una sorta di ‘droga’. Che annienta il mondo intorno. E fa dimenticare persino gli affetti. E’ accaduto ad un cinquantenne che abita a Monteriggioni: così preso dal gioco da lasciare il figlio ancora piccolo, frequenta le elementari, davanti all’ingresso della Sala Bingo di Pian del Casone a cui, ovviamente, i minori non possono accedere. Da solo, anche se ci sono comodi divanetti per stare seduti.

Il bambino, che ha 7 anni, alla fine si deve essere stufato di aspettare. Così è entrato nella proprietà di una delle tante aziende vicine al locale. Quando un uomo ha visto quel piccolino girovagare nell’impresa, non ci ha pensato due volte a rivolgersi ai carabinieri di Monteriggioni per segnalare la sua presenza.

Hanno ricostruito il caso, giunti sul posto con una pattuglia che non è certo passata inosservata. Chiedendo cosa era accaduto, ciò che avevano visto. Da quanto tempo quel ragazzino, vispo e intelligente per la sua età, si trovava lì. Troppo a lungo, soprattutto senza qualcuno che si occupasse di lui. Scatterà inevitabilmente la segnalazione all’autorità giudiziaria per l’ipotesi di abbandono di minore.

Va da sè. Non si può lasciare un bambino a se stesso, senza curarsi di cosa sta facendo. Poteva raggiungere la strada, dove sfrecciano le auto. Mentre il padre, che lì tutti conoscono perché giocare alle slot è per lui praticamente una costante, se ne stava tranquillamente incollato al video delle macchinette.

UNA VICENDA, quella avvenuta sabato intorno alle 14,30 e cominciata a trapelare ieri mattina, che mostra ancora una volta quanto ci sia da lavorare per combattere la ludopatia. Magari anche con l’aiuto dei servizi sociali. Il gioco è una malattia che obnubila la mente. Forse, oltre a prendersi cura di quel ragazzino di soli 7 anni, bisognerebbe occuparsi anche del padre sostenendolo per uscire dalla spirale delle slot machine.