
Cerimonia a Chianciano Terme. "Un viaggio in mezzo alla gente molto bello"
"Avrei dovuto già salutare i chiancianesi ma poi sono rimasto. Questa volta…". Con il suo tono rassicurante ed allegro Don Carlo è pronto a iniziare un capitolo nuovo della propria vita anche se, alla fine, non cambierà poi molto. Perché lui sarà sempre qui, per tutti. Si prevede una giornata speciale oggi per Chianciano Terme, il suo parroco e i fedeli. Alle 11 nella chiesa Santa Maria della Stella, le parrocchie di Chianciano Terme con il Comune saluteranno don Carlo Sensani "per i tanti anni dedicati al servizio della comunità chiancianese" e, allo stesso tempo, dare il benvenuto a padre Angelo. Alle 11 è in programma la messa presieduta dal cardinale Augusto Paolo Lojudice. Don Carlo parlerà ai fedeli e non mancherà un brindisi nella canonica della chiesa per un incontro aperto alla cittadinanza. Punto di riferimento assoluto, figura genuina e dai tanti interessi (è un grande appassionato di musica), parlare di don Carlo significa raccontare la vita di Chianciano. Era il 1961 quando le strade della cittadina termale e del parroco si sono incontrate per non dividersi più. Generazioni sono cresciute con gli insegnamenti di una persona che si è fatta volere bene da tutti. Per i giovani don Carlo ha fatto tanto, è stato un instancabile organizzatore, creando coesione e valori. L’aspetto sociale, per un parroco, è imprescindibile e don Carlo per i chiancianesi è stato il numero uno. "È stato tutto molto bello, davvero – ci dice Don Carlo – ripenso alle gite in tutto il mondo, ai campi scuola, alle tante iniziative. Un prete deve stare in mezzo alla gente e io l’ho sempre fatto. Sono di San Casciano dei Bagni ma ho passato 63 anni qui. Certo, il mondo è diverso e anche Chianciano Terme è cambiata tanto, nel 1961 c’era il boom del turismo che adesso non esiste più". Un rapporto, quello tra don Carlo e Chianciano, che non finirà. Perché un prete è per sempre e, come dice lui, "non va mai in pensione. Continuerò a dare una mano e ad esserci. Arriva un padre che è stato 40 anni in missione, io sarò presente. I chiancianesi mi hanno voluto sempre bene, anche troppo! E sicuramente il prete lo rifarei". Un affetto sincero che non si esaurirà. Perché anche i legami speciali sono per sempre.
Luca Stefanucci