"La riapertura della Sinagoga e del Museo Ebraico coincide con un giorno di grande festa per la nostra Comunità e per la città - ha detto Gadi Piperno (nella foto) rabbino capo della Comunità ebraica di Firenze, alla quale appartiene la sezione di Siena. Un messaggio accolto dal sindaco Luigi De Mossi. "La Sinagoga è una realtà importante della nostra città, un modello di umiltà e di civiltà che ha dimostrato di sapersi risollevare anche nei momenti più difficili della nostra storia. Una realtà a cui il nostro Comune è vicino e partecipe".
E ieri nel vicolo delle Scotte c’erano tutti i motivi per essere gioiosi con la Sinagoga e il Museo Ebraico tornati accessibili con il nuovo il progetto di promozione. "Abbiamo deciso - ha continuato Piperno - di affidarci ad Opera Laboratori, tra le più importanti realtà imprenditoriali nazionali nel settore culturale, con la convinzione che dobbiamo lavorare al meglio contribuendo alla crescita della città". "Siamo lieti - ha continuato Stefano Di Bello Opera Laboratori - di operare con la Comunità ebraica contribuendo a far meglio conoscere questa ricchezza che può contribuire a mantenere alto il valore della città". Un gioiello, la Sinagoga e il Museo, che si arricchisce con la mostra ‘ Un contratto matrimoniale ebraico senese del 1600’.
E come in ogni grande festa, non è mancato il concerto ‘Muzika shelanu – La nostra musica’, con Enrico Fink, presidente comunità ebraica di Firenze, voce e flauto, Gadi Piperno pianoforte, Renata Lacko violino. Poi il brindisi accompagnato da un cuscus di profumi, quelli della gioia e della speranza.
Antonella Leoncini