Il trasporto scolastico preoccupa

L’assessore Salvadori fa il punto in vista del suono della prima campanella e mette il dito nella piaga.

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di Paolo Bartalini

I problemi più stringenti in previsione della riapertura dell’anno scolastico a Poggibonsi, sotto la lente di ingrandimento dell’amministrazione comunale "Vogliamo garantire il rientro in piena sicurezza – afferma l’assessore alle politiche educative, Susanna Salvadori – e ci sono ancora varie questioni aperte, ma tutto sta andando per il verso giusto. Ci preoccupa non poco il trasporto". Cosa accade in particolare, assessore? "Con l’ordinanza regionale del 14 luglio, le soluzioni c’erano. Le scelte del Governo con il Dpcm dell’8 agosto hanno smantellato l’impianto e ridotto la capienza dei bus al 50-60 per cento. Ciò determina solo sull’extraurbano in provincia di Siena un bisogno del 70-80 per cento in più di mezzi. Così diventa impossibile portare tutti i ragazzi. È in atto una discussione a livello nazionale, con la Toscana capofila". Come si sta muovendo il Comune? "Abbiamo chiesto una mano a genitori e volontari per la sorveglianza e il Pedibus, promuoveremo brevi tragitti a piedi, aumenteremo le corse. Con queste regole, purtroppo, non esistono margini per portare a scuola tutti coloro che hanno il diritto. Nelle scuole invece il posto c’è per tutti, rispettando la distanza e il Piano Scuola, ma i trasporti possono essere usati solo al 50-60 per cento. La preoccupazione principale è per le superiori". Questo emerge solo adesso? "Letto il Dpcm dell’8 agosto, era chiarissimo. Lo abbiamo fatto presente a tutti i livelli. Regione Toscana, Provincia di Siena e Tiemme ne sono stati subito consapevoli e si sono messi al lavoro. Ma il risultato, finora, è quello che abbiamo esposto".