"Gregge assaltato da branco di lupi Morte 117 pecore: un disastro"

La rabbia dell’allevatore Cocco. Interviene Coldiretti: . "Imprese agricole da tutelare. Un compito per la Regione"

di Massimo Cherubini

La fuga verso un varco creato nella rete di recensione, un vero e proprio assembramento per cercare la via di fuga. Alla fine ben 117 pecore, delle 470 sistemate nel recinto, sono morte per asfissia. Tutto provocato dall’assalto di un branco di lupi e dalla istintiva difesa messa in atto dai dodici cani maremmani posti a tutela del gregge. Tra i cani difensori e i lupi aggressori è nato un duro scontro. Il gregge ha avvertito il pericolo. E’ iniziato il tentativo di evasione. In un angolo della recinzione la rete è stata forata cadendo addosso a un gran numero di pecore. Sopra di loro sono passate le altre, in cerca di fuga. Alla fine, come detto, ben 117 sono rimaste schiacciate. "Alla fine – racconta Gianluca Cocco che gestisce l’azienda agricola di proprietà del padre Giuseppe Antonio – siamo riusciti a salvare tanti capi. Erano da poco passate le 4. Eravamo nella stalla a fare i preparativi della giornata. Abbiamo sentito i cani abbaiare in modo impressionante, Poi la scampanellata delle pecore che cercavano la via di fuga. Siamo subito intervenuti. Trovandoci di fronte a uno spettacoli indescrivibile. I lupi? Non li abbiamo visti. Quando attaccano sono micidiali. Hanno capito di essere a rischio e sono fuggiti. Purtroppo gli effetti riflessi sono stati tremendi. Per noi un grosso danno economico (il costo di una pecore si attesta intorno ai 120 euro, ndr) e soprattutto la preoccupazione di proseguire un’attività non protetta, soprattutto sul fronte dei lupi, come si dovrebbe". Sulla vicenda interviene anche la Coldiretti in una nota: "Dopo tante belle parole dette in campagna elettorale, anche sui temi dell’ agricoltura e allevamento, questo è il primo compito a casa per la nuova giunta regionale: la tutela delle imprese agricole senesi e toscane che non può essere messa in secondo piano". "Da tempo -dice Mario Mori, allevatore della zona che ha subito tanti assalti – prendiamo atto che questo tipo di attività non può esser svolta. Mancano le condizioni di sicurezza, lavoriamo per i lupi. Non più di quattro giorni fa -conclude Mori – è sparito un altro vitello appena nato. E non è il primo".