Einaudi, concerto magico Un incanto nelle Crete

Un migliaio di spettatori per l’evento organizzato da Propositivo+ e Ponderosa. Due ore di musica in uno scenario fantastico, tra cavalli, piccoli aerei e tramonti

Valeva davvero la pena sobbarcarsi una camminata di quasi tre chilometri sotto il sole delle 6 del pomeriggio, arrivare in una conca di terreno arato, tra le Biancane delle Crete senesi e sotto il luogo affascinante del Site Transitoire, sedersi cercare qualcosa che attutisse la durezza della terra. Perché questi piccoli fastidi si sono trasformati in coriandoli che hanno dato più sapore a un concerto magico. Quello di Ludovico Einaudi, pianista di fama mondiale, acclamato nei teatri più celebri del pianeta, che ha scelto Asciano e le Crete come quarta tappa del suo tour ’Underwater’, il titolo del nuovo album di inediti, concerti in siti archeologici, naturali, esoterici quasi.

L’evento, organizzato da Propositivo+ e da Ponderosa, con la collaborazione del Comune di Asciano, ha attirato un migliaio di spettatori. Che per due ore, dalle 19 alle 21, con il sole già tramontato oltre le crete, sotto un cielo dai colori incredibili, hanno volato estasiati grazie alla musica di Einaudi, alle scale e ai virtuosismi al piano. Ad accompagnarlo Redi Hasa al violoncello, Federico Mecozzi al violino e Francesco Arcuri alle percussioni e elettronica.

Dalla colonna sonora di ’Quasi amici’, ai brani di ’Divenire’, fino agli inediti di ’Underwater’, due ore sono passate d’incanto. In certi momenti sembrava ci fosse un regista occulto che avesse organizzato la serata. Sul crinale della conca sono comparsi tre uomini a cavallo che galoppavano, in cielo un piccolo Cessna aggiungeva il suo rombo non troppo invadente alle sonorità del piano. Anche Ludovico Einaudi si è fermato un attimo per salutare con un piccolo applauso le evoluzioni dell’aereo. Si accordava all’atmosfera, così come il pianto improvviso di una bambina stanca per il troppo sole.

Era tutto perfetto, un tempo sospeso, uno spazio libero, i colori di cielo e terra e del piccolo bacino idrico che costeggiava la conca, resi più vividi dalla musica di Einaudi. Un’esperienza plurisensoriale, che ha accarezzato l’udito, la vista, l’olfatto per la terra riarsa dal sole, il tatto. Dopo il Parco Nove Martiri a Verucchio, dalle parti di Rimini, il Castello di Romena a Pratovecchio e l’Oasi di Campocatino a Vagli di Sotto, le Crete hanno tolto il verde dalla tavolozza di Einaudi e aggiunto i toni forti delle Biancane, delle zolle di terra e dei tramonti lunari. Uno spettacolo indimenticabile.

P.D.B.