45 minuti di attesa per un Taxi, per dover poi comunque raggiungere l’auto a piedi. È la storia che racconta Marco Busini - imprenditore del senese -, datata 12 dicembre, quando subito dopo aver partecipato alla festa degli auguri di Confindustria all’Accademia Chigiana è iniziata la sua odissea. Niente di eclatante nel periodo natalizio, verrebbe da pensare. Ma è qui che deve essere aggiunto un dettaglio fondamentale: tra i passeggeri (in totale 5) avrebbe dovuto esserci una persona con gravi difficoltà a camminare.
E che, a causa del disservizio, ha dovuto affrontare il tragitto fino alla Lizza a piedi, sostenuto dagli altri. "Si tratta di un problema serio per la città – racconta Busini –, ero in compagnia di una persona che soffre di difficoltà motorie. All’andata non avevamo avuto problemi, con il taxi che ci aveva accompagnati dalla nostra automobile parcheggiata in Fortezza fino alla Chigiana. Avevo chiesto direttamente al tassista come muovermi per il viaggio di ritorno e mi ha consigliato di chiamare il centralino. Appena usciti mi sono mosso, ma senza risultati: nonostante fossero le 20,30 e non le 3 di mattina abbiamo atteso per tre quarti d’ora, senza che si trovasse un Taxi disponibile. Avevo provveduto anche a segnalare la presenza di una persona con disabilità. Alla fine, abbiamo dovuto prendere in due sotto braccio il nostro amico arrivando fino alla Lizza, dove poi un’altra auto è passata a prenderci. Non penso che sia possibile in una città come Siena, nel 2024, trovarsi di fronte a una situazione simile. Per di più, una volta arrivati all’altezza di piazza Salimbeni, siamo stati nuovamente contattati dal servizio taxi che ci ha informato di una vettura disponibile a prelevarci nel giro di 3 minuti. Dopo 15, ancora non si vedeva nessuno. Una situazione surreale".
Alla quale concorrono però anche cause esterne all’impegno dei tassisti senesi. "Mi è stato riferito dalle centraliniste – chiarisce Giacomo Sanò, presidente Cotas – che il cliente richiedeva un taxi per 5 persone. Di vetture con quella capienza ne abbiamo poche al momento, il raggio di ricerca è limitato, per lo più nelle ore serali. Sono stato fatti un paio di tentativi per esaudire la richiesta, nel momento in cui non è stato possibile siamo passati a taxi normali. In quel momento ci è stato detto del passeggero con difficoltà motorie. Ma il problema principale è stato che il 12 dicembre era il giorno successivo all’ingresso della nuova Y storica allargata, che ci proibisce l’accesso in via di Città. Da ordinanza sembra sia concesso quando ci sono chiamate, ma trattandosi del primo giorno si sono create situazioni di difficoltà nel comprendere i rischi di sanzione. Probabilmente qualche tassista ha preferito rifiutare la chiamata proprio per evitare sanzioni, non avendo le idee chiare in merito". Un problema sul quale è necessario riflettere e fare chiarezza, per evitare disservizi non adeguati alla città.