Cresce il focolaio a Radda Salgono a 46 i contagiati

Gli ospiti della Rsa ’Pietro Fedi’ positivi sono 37 più 9 residenti nel Comune. Il Chianti risparmiato dalla prima ondata, i controlli della Protezione civile

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L’amministrazione comunale di Radda in Chianti, aiutata dall’ufficio di Protezione Civile, in sinergia con le autorità sanitarie, ha preso in carico il monitoraggio della situazione della Residenza per anziani, dove si sono registrati casi di Covid-19 tra gli ospiti. Si occuperà anche dei servizi specifici, come la raccolta dei rifiuti che - provenienti da strutture con casi di coronavirus - devono essere trattati in maniera separata e per questo è stata interessata Sei Toscana.

L’allarme è scattata nella serata del 17 novembre, con i 19 ospiti della Rsa ’Pietro Fedi’ risultati positivi. Negativi i testi sul personale, compreso quello sanitario. Un report parziale di ieri ha portato a 37 il numero dei contagiati all’interno della struttura, a cui si sarebbero aggiunti 9 nel resto del paese chiantigiano per un totale di 46. Cifra in aumento e da confermare.

Per il Chianti un fulmine a ciel sereno, perché anche nel precedente periodo buio, tra l’inverno e l’estate, in tutto il comprensorio chiantigiano in sostanza non si erano verificati casi positivi. Ogni accorgimento qui come altrove è sempre stato osservato, ieri era questo il refrain ripetuto dall’amministrazione e dalle istituzioni. Purtroppo il virus è subdolo, sta ancora girando a pieno regime. Per fortuna non sarebbero emersi casi di pazienti gravi a Radda, e questo conferma che al di là del focolaio esteso si sta facendo di tutto per circoscriverlo.

"Come Protezione Civile ci siamo attivati per il monitoraggio della situazione e per i servizi specifici in queste circostanze come la raccolta dei rifiuti - ha spiegato ieri la direzione della Protezione Civile -. Sinora nel Chianti la situazione era stata abbastanza tranquilla, adesso controlliamo questo allarme". La Rsa ’Pietro Fedi’ ospita una sessantina di anziani, è gestita dalla Diocesi di Fiesole che si estende sino al Chianti Senese. Martedì sera i 19 contagiati erano in buona salute; ieri il numero è salito, le persone risultate positive sono state separate dalle altre. Il sindaco di Radda Pier Paolo Mugnaini ha parlato di situazione anomala perché nel periodo più buio del precedente lockdown Radda è stata risparmiata dal virus. Per Radda ora c’è l’ipotesi di trasfomare la residenza sanitaria assistita in Rsa total Covid. E’ quanto dispone l’ordinanza firmata ieri dal presidente della Toscana, Eugenio Giani. Un’operazione che sarà messa in pista a breve e che rimarrà in vigore per l’intera durata dell’emergenza sanitaria. Le strutture convertite in Rsa Covid saranno quelle con una maggiore percentuale di positivi: alle Asl il compito di predisporre l’elenco delle strutture con i requisiti richiesti per essere riorganizzate, in tempi rapidi, in total Covid e in stretta collaborazione con le Società della Salute.

Andrea Ciappi