
In Toscana Enel Green Power gestisce il più antico e al contempo innovativo complesso geotermico del pianeta
In Italia negli ultimi 20 anni le rinnovabili, così come le buone pratiche energetiche, registrano una lenta ma importante crescita e diffusione. La conferma arriva dai dati del nuovo report di Legambiente “Comuni Rinnovabili”, realizzato in collaborazione con il GSE e arrivato alla sua 20° edizione, dalle oltre 350 esperienze virtuose censite in questi anni e dalle cinque realtà vincitrici del Premio Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali (C.E.R.S), premiate oggi dall’associazione ambientalista e da Generali Italia a Roma. Il report 2025 narra anche dieci buone pratiche che dimostrano come le rinnovabili stiano trasformando i territori grazie a innovazione, rigenerazione urbana e benefici economici e sociali: tra queste dieci esperienze virtuose a livello nazionale, a pagina 42 del rapporto, figura il progetto di Nippon Gases ed Enel Green Power per il riutilizzo della CO2 geotermica carbon free a fini alimentari dalle centrali di Piancastagnaio, in fase di costruzione da parte di Nippon. Ad illustrare la progettualità – e le numerose ricadute di sostenibilità della geotermia toscana – alla giornata di presentazione del Rapporto è intervenuto Giampaolo Vecchieschi, responsabile permitting geotermia Enel Green Power. "La storia della geotermia in Toscana è legata a quella di Enel Green Power, che gestisce uno storico e innovativo complesso di 34 centrali con 37 gruppi di produzione, tra le province di Pisa, Siena e Grosseto. Queste centrali insieme rappresentano il 70% dell’energia rinnovabile della regione, hanno una potenza installata cumulativa di 916 MW che contribuisce a soddisfare circa il 34% del fabbisogno elettrico regionale. La geotermia toscana fornisce calore a circa 13 mila utenti, serre e aziende agricole, oltre ad alimentare un’importante filiera di turismo nelle aree geotermiche con poli museali, impianti e manifestazioni naturali. Nel 2023 è stato siglato un accordo tra Enel Green Power Italia e Nippon Gases Operations per la realizzazione di un nuovo impianto di purificazione e liquefazione della CO2, naturalmente presente nei fluidi geotermici delle centrali di Piancastagnaio ai fini del suo riutilizzo nei settori alimentari e farmaceutici. La quantità di CO2, riutilizzata da questo progetto di economia circolare, soddisferà circa il 30% della domanda di anidride carbonica “pura” a livello nazionale".