
"Ci sono sempre cavalli che debuttano in Piazza"
SIENA
"Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano doveva essere al Palio, ma sarà nostro ospite il 16 agosto. Volevamo ringraziarlo per il riconoscimento ottenuto dal Palio di Siena, definito, dopo la pubblicazione dei 17 decreti, come ‘espressione di identità culturale collettiva’. Un lavoro importante che riconosce la nostra storia, possibile grazie alla collaborazione delle Contrade che hanno lavorato in sinergia con Ministero e Soprintendenza. Lo stesso Ministero della Cultura è in procinto di darci un’altra importante notizia - ha rivelato il sindaco Nicoletta Fabio - ovvero l’entrata come socio all’interno della Fondazione dell’Antico Spedale del Santa Maria della Scala. Un’operazione culturale e strategica fondamentale che stiamo portando avanti insieme al presidente Cristiano Leone e alla quale mancano ormai solo aspetti burocratici e formali". L’epilogo Palio-Cultura chiude la conferenza stampa del sindaco, alla vigilia della carriera. "Quello che più ci premeva - è l’incipit del sindaco - era il rispetto e la sicurezza della nostra Festa. Serviva mettere un po’ di ordine ad alcune situazioni, per la sicurezza e la riservatezza di momenti che rientrano nella ritualità e che non devono mai essere lasciati al caso o divenire caotici. Per questo abbiamo dato vita ad alcune piccole variazioni rispetto al passato".
Mossiere e sei cavalli esordienti sono stati i temi principali delle domande. "Il Protocollo equino – ha risposto il sindaco – ha permesso di arrivare a 35 cavalli presenti alla Tratta, il massimo possibile. Poi ci sono le decisioni delle Commissione veterinaria, tutte nell’ottica della tutela e della salvaguardia degli animali. Infine arrivano le scelte dei Capitani, sulle quali l’amministrazione non entra. Esordienti ci sono sempre stati, il rapporto 6 a 4 fa riflettere".
Sulla filosofia di Ambrosione al verrocchio, una replica diplomatica. "Se parlate di cambi di metodo, forse va fatta la media tra la mossa troppo giovane della terza prova e quella un po’ matura di oggi. La mossa è una quesstione di secondi, darla al Palio è altra cosa rispetto alle prove". L’articolo 70 del Regolamento del Palio è servito per sgombrare il campo dalla vittoria del cavallo del Nicchio, scosso e senza spennacchiera, alla prova generale. "Era un falso mito, il cavallo vince anche se scavezzato" scandisce il sindaco.
"Credo molto nell’autoregolamentazione delle Contrade – ha ribadito il sindaco – per questo ho deciso di non emettere ordinanze particolari per quanto riguarda le rivali o gli orari per l’ingresso in Piazza del Campo. Abbiamo preparato questi giorni, con diversi incontri, anche con le dirigenze delle Contrade rivali che non erano ai canapi".