Potrebbe arrivare la prossima settimana l’indicazione di Agnese Carletti come possibile candidata a presidente della Provincia da parte delle Unioni comunali e dei sindaci Pd della Valdichiana. Lunedì sera la riunione è stata in realtà interlocutoria, perché sul nome della prima cittadina di San Casciano dei Bagni si sono espressi apertamente cinque dei dieci comuni: Sinalunga (il cui sindaco, Edo Zacchei, punterebbe peraltro alla presidenza dell’Unione dei Comuni), San Casciano dei Bagni, Cetona, Sarteano, Chiusi.
Gli altri cinque si sono per il momento astenuti da una valutazione aperta, che porterebbe al nome di Giacomo Grazi, sindaco di Torrita di Siena, il cui nome è stato pronunciato al tavolo ma non è poi stato chiaramente espresso né da Torrita stessa, né da Montepulciano, Trequanda, Pienza, Chianciano Terme.
La prossima settimana o si arriverà a un confronto aperto tra le due ipotesi o, più probabile stando alle previsioni, si potrebbe arrivare a un sostegno aperto ad Agnese Carletti (magari lavorando sulla composizione della lista), con l’idea di far tornare un rappresentante della Valdichiana al vertice della Provincia 34 anni dopo il chiancianese Giordano Chechi, che la guidò dal 1985 al 1990.
Ci saranno però da superare altre resistenze. Come quelle di cui si è fatto portavoce Alessandro Starnini, sindaco di Rapolano Terme, che ha parlato di "forzatura territoriale e politica", agitando la chat della direzione provinciale del Pd. I fermenti interni ai Dem riguardano (non solo su questo) le critiche alla corrente di maggioranza di Elly Schlein - da chi si riconosce in altre componenti - di voler accentrare tutte le scelte e le decisioni importanti. E ci sono altri nomi possibili in ballo, come quelli di Andrea Marrucci, Michele Pescini, Gabriele Berni.
Alla fine Carletti sembra avere buone probabilità di farcela e di puntare alla conferma del centrosinistra, sebbene il margine di vantaggio non sia amplissimo nel calcolo del voto ponderato. Ma sull’altro versante per ora tutto tace. Il centrodestra non ha molte alternative sul tavolo e potrebbe essere nuovamente candidato il sindaco di Monticiano Alessio Serragli. Prospettive di accordo trasversale con sindaci civici, che potrebbero quantomeno rimescolare il quadro di riferimento, non sembrano all’orizzonte. A meno che dalle parti di Pienza o di Colle Val d’Elsa non nasca un fronte alternativo a sostegno di Manolo Garosi o Piero Pii. Ma ad oggi non pare ipotesi realistica.