
Renato Bircolotti debuttò all’improvviso. sul verrocchio il 2 luglio 2022, nel Palio della ripartenza, per un forfait (giustificato) di Ambrosione
di Laura Valdesi
SIENA
La mossa è mezzo Palio, si dice. Di sicuro un momento cruciale della Carriera. Che va gestito con grande accortezza. A luglio è finita nel calderone delle polemiche principalmente perché Bartolo Ambrosione l’ha data buona quando la rincorsa, Tempesta su Zenios nella Lupa, non era entrata fra i canapi. Bastava annullarla. Il resto è storia recente: i commenti al vetriolo, i capitani che si erano presi qualche giorno di tempo, dopo l’estrazione a sorte dell’Assunta, per proporre al Comune il nome di chi sarebbe dovuto salire sul verrocchio ad agosto. Ambrosione, anche se alla fine i dirigenti avevano bussato alla sua porta, ha detto ’no’. Di qui la scelta di Renato Bircolotti. Starter di grande esperienza, uomo che ’mastica’ abbassamenti e partenze da anni e anni. In tutti i paliotti d’Italia. Unico precedente a Siena il 2 luglio 2022 quando fu chiamato a dare la mossa a seguito del forfait all’ultimo tuffo, per ragioni imprescindibili, proprio di Ambrosione. Non ne uscì fra gli applausi. Anzi.
Fin qui la cronaca. Che si è arricchita della richiesta di un incontro con il nuovo mossiere avanzata dai capitani delle 10 che corrono ad agosto. Per Provenzano fu fatto il 28 giugno, dopo la lettura delle schede. Ma la conoscenza fra capitani e Ambrosione, per quanto riguarda la gestione del canape e del via era consolidata. Affinata nel corso del tempo dal dialogo e dalla reciproca collaborazione, pur nel rispetto dei ruoli. E nell’interesse della Festa. Meglio dunque anticipare la riunione per illustrare in Comune a Bircolotti gli aspetti che più stanno a cuore ai capitani. Ciò avrebbe consentito anche a quest’ultimo di riflettere su di essi con tranquillità. Magari di rivedersi filmati delle Carriere, se necessario. L’incontro infatti c’è stato. Non lunghissimo, circa mezz’ora. In Comune. La scorsa settimana. Nella riunione nessuna demonizzazione dell’operato di Ambrosione, va premesso. Diverso era appunto l’obiettivo. Si è parlato delle prove e della partenza il giorno del Palio, per esempio. Nelle prime si può ammettere una maggiore elasticità per quanto attiene in particolare il cambio di posto. Passare magari dall’ottavo al primo non va bene, ma di uno (o due) si può anche tollerare. Cosa che invece per il Palio i capitani non ammettono: va cercato da parte del mossiere di far rispettare al massimo l’ordine assegnato dalla sorte. Se poi qualcuno sceglie diversamente c’è la giustizia paliesca che valuterà se era o meno corretto. Altro grande tema quello del canape. Mostrata nel corso della riunione una foto circolata anche sui social dove appare più basso del solito. Il fondo del tufo troppo alto? Eppure dal punto di vista tecnico tutto è rimasto invariato, ha assicurato l’amministrazione. Nulla di diverso rispetto al passato, magari quello scatto va meglio contestualizzato. Comunque sia, visto l’effetto elastico che ha messo in difficoltà chi era nelle prime posizioni, sarebbe gradito ai capitani fare una prova del canape per il Palio con il supporto dei tecnici di palazzo pubblico. E rendersi conto. Chiarita poi un’altra questione: Bircolotti ha spiegato di non aver mai chiamato per nome i fantini durante la mossa del 2022, lo confermerebbe il filmato relativo, a differenza di quanto circolato in città. Ribadendo dunque il massimo rispetto del suo ruolo istituzionale. Sebbene sia scontato che, vista la sua esperienza in ogni parte d’Italia, li conosca.