REDAZIONE SIENA

Beko, Schlein insorge: "Solidarietà ai lavoratori. Il Governo tuteli i siti"

La segretaria nazionale del Pd a Chianciano per il congresso di Europa Verde. Oggi riprende per dieci giorni la produzione nello stabilimento di viale Toselli.

La segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, durante il suo intervento al congresso di Europa Verde a Chianciano Terme

La segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, durante il suo intervento al congresso di Europa Verde a Chianciano Terme

"Voglio dare piena solidarietà a lavoratori e lavoratrici della BeKo, che rischiano di perdere il lavoro dopo l’annunciata chiusura dello stabilimento di Siena e il ridimensionamento anche di altre di altri rami dell’azienda". Così la segretaria del Pd Elly Schlein ieri in apertura del suo intervento durante il congresso di Europa Verde a Chianciano.

"Si annunciano 1.935 licenziamenti – ha ricordato Schelin –. Noi abbiamo già chiesto al Governo di ricorrere a ogni strumento utile, compreso il ricorso al Golden Power per evitarlo e per salvaguardare il futuro occupazionale di quei lavoratori, salvaguardare il futuro delle loro famiglie e anche quello del settore degli elettrodomestici".

Concorde anche Nicola Fratoianni, numero uno di Sinistra Italiana: "Dobbiamo andare nei luoghi del conflitto, dobbiamo andare di fronte alle fabbriche, come alla Beko a pochi chilometri da qui dove sui lavoratori è piombata la mannaia dei licenziamenti, o dove vengono fatte scelte contro l’ambiente e contro il territorio, o di fronte alle scuole che cadono a pezzi".

Della vertenza ha parlato anche portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli: "Salvini si occupi della fabbrica Beko, di cui hanno detto che avrebbero salvato i livelli occupazionali, mentre ci sono duemila licenziamenti".

Il tutto mentre Democrazia Sovrana Popolare, sezione ’Giulietto Chiesa’ di Siena tuona: "La perdita del posto di lavoro da parte dei 299 dipendenti avrà gravi ripercussioni sull’indotto e di conseguenza sul tessuto sociale ed economico della città. Siamo contrari alla chiusura dello stabilimento e soprattutto al licenziamento dei lavoratori e siamo pronti a collaborare per trovare una soluzione dignitosa per loro e per tutto l’indotto collegato a Beko".

Intanto oggi, a 48 ore di distanza dalla visita del leader di Azione, Carlo Calenda, allo stabilimento Beko di viale Toselli, i lavoratori rientreranno in fabbrica, dove la produzione andrà avanti per i prossimi dieci giorni. Poi ricomincerà la cassa integrazione, che andrà a sommarsi al periodo di ferie natalizie.

Lo stato d’animo dei 299 operai è di forte preoccupazione e non si escludono azioni di protesta estemporanee. Gli occhi di tutti sono puntati alla data di mercoledì 10 dicembre, quando è prevista la nuova convocazione del tavolo al ministero delle Imprese e del made in Italy. La richiesta pressante al Governo è di rendere pubblici i contenuti del Golden power, in modo da utilizzarlo per trattenere la multinazionale turca in Italia, evitando la chiusura dei siti produttivi e la tutela dei livelli occupazionali. Dopo il corteo di lunedì scorso lungo le vie del centro storico e gli incontri istituzionali, questa pare l’ultima àancora di salvataggio.

Cristina Belvedere