Barriere architettoniche, difficoltà per chi deambula male e chi nella maggioranza dei casi è costretto a vere e proprie limitazioni nel corso della vita. Ed è ancora più amaro sapere che proprio nei luoghi più necessari ai bisogni e alle esigenze personali, nonostante normative e leggi, si possono vivere drammatiche esperienze anche per la mancanza di una comune rampa di accesso per accedere a un ambulatorio dove è programmata da giorni una terapia. A Piancastagnaio, per Giancarlo Gabelli, pensionato residente a Roma, in questi giorni in paese per trascorrere assieme alla moglie Luciana il Ferragosto nella propria abitazione pianese, difficoltà per portare la propria consorte al poliambulatorio di Villa Salvini, dove non esiste una rampa di accesso agli studi medici. La moglie in carrozzina ha dovuto aspettare più di un’ora all’esterno, sotto il sole cocente, prima di essere accompagnata all’interno dello studio medico.
È proprio Giancarlo Gabelli a raccontare l’incredibile avventura: "Mercoledì scorso – racconta – ho accompagnato mia moglie al poliambulatorio di Villa Salvini per una medicazione già programmata. Non avrei mai immaginato che l’accesso venisse precluso a un’invalida e anziana paziente dalla mancanza di una rampa di accesso per non deambulanti. Mia moglie è rimasta sotto il sole, nel parco adiacente lo studio medico. Erano le undici, potete capire il disagio".
"Lo stesso medico con l’assistente – prosegue Gabelli – accortisi della situazione, si sono prontamente prodigati per poter portare la paziente all’interno dell’ambulatorio dove è stata visitata e medicata. Questa vicenda mi ha veramente turbato, tanto da rivolgermi ai carabinieri di Piancastagnaio per segnalare l’accaduto".
"Purtroppo – continua amareggiato Gabelli – la solidarietà di tanti pazienti e soprattutto di chi è in difficoltà a salire i gradini di Villa Elvira per recarsi dai medici, allo stato attuale si deve arrendere difronte a un disservizio verso i cittadini che debbono usufruire di assistenza. Tra questi pazienti, qualcuno tra il serio e l’ironico mi ha detto che ’a Piancastagnaio abbiamo due ascensori e non abbiamo una rampa di accesso all’ambulatorio, che sarebbe molto più necessaria’".