Un viaggio in sessant’anni di battaglie a difesa dei diritti umani

’EducAzione’ è la mostra promossa da Amnesty international e allestita nel chiostro di San Francesco e nell’atrio del Parentucelli

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Dal fondatore di Amnesty International, Peter Benenson, ad Amina Lawal, processata e assolta dall’accusa di adulterio, reato che in Nigeria è punibile con la pena di morte, sino all’attivista Patrick Zaki. Un viaggio visivo e introspettivo che attraverso la raffigurazione di tantissimi volti più o meno noti – realizzati dal fumettista Gianluca Costantini – racconta 60 anni di lotta per i diritti umani.

’EducAzione’, questo il titolo della mostra promossa da Amnesty International che è attualmente in corso di svolgimento a Sarzana. Da programma, infatti, dal 10 e sino al 23 gennaio nella fascia oraria 11-17, le opere di Costantini, posizionate in due location molto vicine tra loro – il chiostro di San Francesco e l’atrio del liceo Parentucelli – resteranno affisse alle pareti e fruibili al pubblico gratuitamente. L’allestimento della mostra è stato interamente curato da due studenti della 3B del liceo scientifico, Marco Albertosi e Nicola Briganti che, partecipando e vincendo un concorso promosso proprio da Amnesty International, hanno coinvolto nell’organizzazione i loro compagni ricevendo il benestare del dirigente Generoso Cardinale e del corpo docenti.

"L’iniziativa – spiega l’avvocato Federico Lera, referente in Liguria per l’attivismo di Amnesty International – riprende l’idea di una mostra nazionale proponendo una raccolta di sessanta ritratti di persone, tanti quanti gli anni di impegno sociale dell’associazione. Si tratta di raffigurazioni donate dal fumettista Gianluca Costantini che ritraggono famosi personaggi in prima fila nella lotta per i diritti umani". Tra i volti quello di Arnaldo Cestaro, colpevole di essere presente alla Diaz, dove venne picchiato a sangue dalla polizia, durante i fatti di Genova. Grazie alla sua battaglia vinse il ricorso a Strasburgo ottenendo un risarcimento e la condanna dell’Italia per tortura. Visionando la mostra si può anche notare il ritratto di Khadija Ismayilova, giornalista e attivista che, per aver portato a galla segreti sul sistema di corruzione in cui era coinvolto il presidente dell’Azerbaigian Ilham Atiyev, fu condannata a un anno e mezzo di carcere.

"Da anni – ha commentato Paolo Mazzoli, vicepreside del Parentucelli Arzelà – la nostra scuola superiore ha tra le sue priorità l’organizzazione di iniziative con interesse nel campo sociale. Per questo la dirigenza ha accettato di buon grado di presentare a tutti i ragazzi e al pubblico EducAzione, raccontando sessant’anni di diritti umani attraverso grandi protagonisti della storia mondiale". Nella giornata di lunedì 17 gennaio si è tenuta anche una conferenza online con Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, che ha messo a fuoco le singole storie delle persone raffigurate dal fumettista italiano.

Elena Sacchelli