Salvini a ’DePortibus’: "Ecco la mia Europa"

Il ministro Salvini parla di portualità a La Spezia, mentre il giornalista Giambruno modera un panel. Salvini presenta il suo libro e sottolinea la difesa dei confini e la necessità di riforme giudiziarie.

Salvini a ’DePortibus’: "Ecco la mia Europa"

Salvini a ’DePortibus’: "Ecco la mia Europa"

Il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini ha aperto ieri mattina la seconda giornata di ’DePortibus’, parlando di portualità e logistica al Cruise Terminal. Ma è stata anche la giornata in cui il giornalista Andrea Giambruno, ex compagno della premier Giorgia Meloni, ha moderato un panel organizzato dall’autorità portuale del Mar Ligure Orientale con l’assessore regionale allo Sviluppo economico leghista Alessio Piana e il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rix.

Salvini, il primo giorno della kermesse, era stato accolto con applausi dal pubblico al ’Piccolo Faro’ dove ha presentato il suo libro ’Controvento – L’Italia che non si arrende’. Introdotto dalla senatrice Stefania Pucciarelli e intervistato dal giornalista Giovanni Sallusti, il vicepremier ha delineato la storia della sua passione per la politica che dagli anni del liceo classico al Manzoni di Milano, passando a quelli dell’università "dalla facoltà di lettere a storia e poi arrivando ahimè ad abbandonare" - è cresciuta e maturata; anche grazie a figure per lui di riferimento come Umberto Bossi, Roberto Maroni e Silvio Berlusconi, a cui, insieme a Maria Giovanna Maglie, il libro è dedicato: "Mi sono messo a scrivere e a scarabocchiare con la penna un pezzo di quello che è diventato poi libro per rendere giustizia allo spirito della Lega. Questo libro vuole spiegare dove nasciamo e dove vogliamo andare, che tipo di scuola, di Università, di Italia e che modello di Europa abbiamo in testa: un’Europa completamente diversa. La prima cosa che chiedo da ministro, da cittadino italiano e da padre è la difesa dei nostri confini e contrastare l’immigrazione clandestina". Il focus quindi si sposta sugli ultimi fatti di cronaca del nostro paese. "Una profonda riforma della giustizia è fondamentale perché senza (ne parlo nel libro) non sarebbe un paese moderno e sviluppato. Se picchi un poliziotto e il tribunale convalida l‘arresto e ti lascia libero, con obbligo di firma, c’è qualcosa che non funziona".

Alma Martina Poggi