Rapina in banca, il racconto: "Mi hanno spinto dentro il bagno, minuti di terrore"

Parla un cliente della filiale di CariSpezia

Carabinieri (foto Germogli di repertorio)

Carabinieri (foto Germogli di repertorio)

Arcola, 26 febbraio 2018 - «Quando sono entrato in banca, attorno alle 12.45, quasi non riuscivo a concretizzare ciò che stava accadendo. Mi sono sentito spingere verso il bagno, e solo lì dentro, dove erano già presenti una cliente della banca e la cassiera, ho capito che era in corso una rapina».

Carlo Canese, presidente della Pa di Romito e segretario del Pd arcolano, è sensibilmente provato da quanto ha vissuto in prima persona ieri all’interno della filiale di Carispezia.

«Ho visto – spiega – due giovani con la parrucca in testa e con il volto coperto da sciarpe e occhiali che stavano sollecitando il direttore ad aprire la cassaforte. Avevano uno spiccato accento toscano. Poi dentro il bagno c’era l’altra cliente, la moglie di un commerciante della zona, sotto choc e sofferente per via dell’asma: meno male che con sé aveva la bomboletta spray, altrimenti avrebbe corso il rischio di non riuscire a respirare. La cassiera, poi, era terrorizzata. Anche il direttore è stato spinto in bagno quando i rapinatori hanno capito che non sarebbero riusciti ad aprire la cassaforte e grazie a lui, che ha aperto la porta di quel piccolo locale, siamo riusciti ad uscire e a chiamare i carabinieri».