Sanità, il professor Canessa va in pensione. Il messaggio del primario al suo staff

Sarzana, ha diretto pneumologia. Adesso si pensa al successore

Pier Aldo Canessa

Pier Aldo Canessa

Sarzana, 5 agosto 2018 - Dopo 22 anni di servizio il professor Pier Aldo Canessa ha lasciato l’ospedale San Bartolomeo. Il primario del reparto di pneumologia ha infatti raggiunto l’età della pensione chiudendo una brillantissima carriera professionale e contribuendo a rendere il reparto dell’ospedale cittadino una delle eccellenze in materia.

Pier Aldo Canessa oltre alla grande preparazione e costante aggiornamento si è sempre contraddistinto per la disponibilità e umanità nei confronti innanzittutto dei pazienti e poi di tutto il corpo dei colleghi, medici e infermieri.

«Ho avuto fortuna - ha scritto il primario salutando gli amici - ho avuto l’opportunità di perseguire il mio sogno lavorativo: costruire un reparto di pneumologia completa e legata ai problemi del territorio e poi di riportare ai colleghi pneumologi in AIPO le nostre esperienze. Tutto questo non ci sarebbe stato senza le persone che mi hanno aiutato e supportato: infermieri e colleghi di reparto ma anche delle varie specialità. Tutte queste persone sono state il vero valore della mia vita lavorativa: quasi 22 anni di primariato volati in un attimo».

Pier Aldo Canessa ha salutato i colleghi e amici e adesso dedicherà piu’ tempo al tennis, passione che lo vede brillantemente impegnato in tantissimi tornei e iniziative.

E il dopo Canessa come verrà gestito all’ospedale sarzanese? La domanda è più che legittima e al momento non ha ancora una risposta.

Se lo chiede anche il consigliere regionale Juri Michelucci che ha inviato una lettera a Asl 5 e Regione Liguria per sollecitarli a impostare un programma a breve scadenza evitando un primariato a «scavalco» come già successo per il reparto di chirurgia oltre a ribadire l’auspicio di un ruolo di centralità nel panorama sanitario spezzino del San Bartolomeo.

«Conil pensionamento del professor Canessa - scrive il consigliere del Partito Democratico - il reparto perde una grandissima risorsa, per tanti anni autentico punto di riferimento per moltissimi pazienti. Si tratta di un settore importante per il San Bartolomeo e adesso si deve pensare a una soluzione stabile e non a scavalco. A fronte poi degli acclarati ritardi nei lavori per il nuovo Felettino della Spezia, certificati anche dalle recenti prese di posizione del Ministero della Sanità, ribadisco come l’ospedale sarzanese debba rivestire un ruolo centrale nel sistema sanitario spezzino, sopperendo alle carenze logistiche e strutturali del Sant’Andrea».