«Pagamenti in ritardo e burocrazia. Gestire i profughi era impossibile»

La Pubblica Assistenza Luni chiude il progetto di accoglienza

Alcuni dei migranti accolti a Castelnuovo due anni fa

Alcuni dei migranti accolti a Castelnuovo due anni fa

Sarzana, 22 settembre 2018 - I MIGRANTI hanno lasciato la scuola di Castelnuovo Magra interrompendo il percorso di accoglienza iniziato nel novembre del 2016 quando la Prefettura della Spezia chiese al Comune un aiuto immediato per ricevere 13 giovani appena arrivati alla Spezia dalla Sicilia. Il progetto è terminato a causa delle difficoltà che la Pubblica Assistenza di Luni, che fin dai primi giorni si è presa cura dei ragazzi, ha incontrato innanzittutto nella gestione amministrativa del piano operativo che era diventato gravoso per i volontari che quotidianamente seguivano i ragazzi, partendo dalla colazione del mattino alla cena oltre a garantire una presenza costante per aiutare gli spaesati ospiti arrivati dall’Africa dopo mesi di viaggio non certo in prima classe. Anche la gestione economica, dovuta alle lungaggini burocratiche, costringeva la Pubblica Assistenza a continue anticipazioni di spese nell’acquisto di cibo, vestiario e medicinali.

«NON È STATA certo una mancanza di volontà - spiega il presidente Pietro Messina - ma sostanzialmente una grande difficoltà nel rispettare tutte le procedure amministrative e burocratiche che ci venivano chieste. Il nostro impegno non è mai mancato e l’obiettivo era, oltre a seguire i ragazzi e accoglierli nel migliore dei modi, quello di recuperare fondi per acquistare mezzi per la Pubblica Assistenza. Ma di fronte agli ostacoli il compito era diventato troppo gravoso, spesso anticipando con il nostro fondo anche spese extra come l’acquisto di medicinali oppure le visite dal dentista necessarie per i ragazzi. Se il problema era imminente non potevamo certamente aspettare la prenotazione dell’Asl e così, seppure con dispiacere, abbiamo lasciato».

I MIGRANTI erano arrivati una notte di novembre, all’improvviso e il sindaco Daniele Montebello si trovò a gestire una situazione imprevista e disperata aprendo per questo l’ex scuola a fianco del Comune. Iniziò una catena di solidarietà tra cittadini, società sportive, associazione Voltalacarta per aiutarli nell’inserimento e la Pubblica Assistenza di Luni immediatamente offrì il proprio sostegno nella gestione. Adesso sono stati sistemati nelle altre strutture di accoglienza di Sarzana e Santo Stefano Magra. «Non lo abbiamo fatto a scopo di lucro – continua Pietro Messina – ma di fronte alla richiesta del sindaco, che venne colto di sorpresa dall’arrivo dei migranti, non ci siamo tirati indietro. L’obiettivo era quello di usufruire del sussidio previsto per investirli nell’acquisto e manutenzione dei mezzi di soccorso. Fino a oggi è stato così ma abbiamo fatto fatica. I tempi burocratici rallentano l’erogazione dei finanziamenti mentre le spese dobbiamo garantirle, soprattutto con i fornitori quotidiani. Hanno avuto un buonissimo rapporto con noi e infatti è bello che ci stanno chiamando per salutare e informarci della loro nuova quotidianità».

Massimo Merluzzi