"Via le prostitute dalle strade". Ecco l'ordinanza

Sarzana, il sindaco ha firmato l’ordinanza. Resterà in vigore fino al 31 dicembre

Prostituzione

Prostituzione

Sarzana, 14 luglio 2019 – E’ scattata ieri l’ordinanza antiprostituzione nel territorio comunale di Sarzana che resterà in vigore fino al 31 dicembre. Si tratta della numero 143 che è stata appunto firmata dal sindaco Cristina Ponzanelli e stabilisce una serie di divieti su alcune strade comunali  che sono interessate dal fenomeno della prostituzione. Sia per le donne e trans che si trovano sul ciglio della strada per offrire prestazione sessuali ma anche per i clienti che si avvicinano in auto e  si fermano per contrattare il costo  della prestazione sono previste pesanti sanzioni che possono arrivare fino a 168 euro.

Nell’ordinanza sono anche indicate le zone del comune dove stazionano stabilmente prostitute e trans e dove è stabilito il divieto vale a dire: il viale XXV Aprile , via Litoranea, Variante Aurelia, Variante Cisa  e aree limirofe. Vengono anche spiegati i motivi che hanno portato all’ordinanza. In primo luogo «al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana.

Divieto assoluto dunque a chiunque di porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento». Inoltre  è vietato «porre in essere attività di stazionamento o adescamento di clienti e intrattenimeno con loro». Nell’ordinanza viene anche evidenziato che la presenza di prostitute e trans, portano i clienti alla guida dei  mezzi ad eseguire "manovre pericolose con i veicoli o di intralcio alla circolazione stradale".

"Il contrasto a situazioni che favoriscono l’insorgere di fenomeni criminosi o di illegalità – ha detto il sindaco Cristina Ponzanelli – quali lo spaccio di stupefacenti, lo sfruttamento della prostituzione e la lotta a taluni comportamenti, messi in atto sia da chi esercita meretricio che dai clienti è preciso dovere di ogni amministrazione. Tali comportamenti sono incontestabilmente offensivi di molteplici interessi della collettività oltre ai valori e i diritti costituzionalmente tutelati".