Sarzana e le multe non pagate: conto milionario

In arrivo tremila ingiunzoni per i verbali di quattro anni fa. In totale 6 milioni da riscuotere

Multe (Foto d'archivio)

Multe (Foto d'archivio)

Sarzana, 13 novembre 2019 - Ammonta a quasi 6 milioni di euro la somma complessiva che il Comune di Sarzana potrebbe incassare per le multe non pagate negli ultimi 5 anni, dal 2014 al 2018. E cercherà di farlo con una prima valanga di ingiunzioni di pagamento spediti dalla polizia municipale.

Le prime sono quasi tremila, 2902 per l’esattezza, si riferiscono a verbali di quattro anni fa e ammontano, in totale, a un milione e 110mila euro. La più “lieve” tra le cartelle in arrivo è di 200 euro, ma ci sono anche sanzioni da 700 e 1000 euro. Le somme si riferiscono a violazioni amministrative del codice della strada accertate dalla polizia locale, diventate esecutive nelle varie fasi procedurali, ovvero verbali contro i quali non è stato presentato ricorso ma neppure è stato effettuato il pagamento in misura ridotta entro il 60esimo giorno dalla notifica.

Ci sono anche verbali confluiti in ordinanze-ingiunzioni prefettizie non pagate entro 30 giorni dalla notifica e non opposte in sede giudiziaria, e altri per i quali era stato presentato ricorso all’autorità giudiziaria che però era stato rigettato. Nel conto milionario sono finite anche maggiorazioni per ritardato pagamento nella misura di un decimo per semestre della somma dovuta a decorrere da quello successivo al semestre solare in cui l’atto è diventato esecutivo.

Quando arriveranno le ingiunzioni di pagamento sarà possibile accertare eventuali incongruenze all’ufficio della polizia municipale, a disposizione per ogni chiarimento. Le ingiunzioni potranno anche essere rateizzate su richiesta del cittadini.

La valanga di “cartelle” arriva dopo un lungo lavoro degli uffici comunali, in lotta contro il tempo per riuscire a spedire le cartelle esattoriale prima della prescrizione. Nel luglio dello scorso anno erano già arrivate altre duemila ingiunzioni, anche in questo caso per un importo superiore a un milione di euro, relative a verbali del 2014 ancora in fase di riscossione.

E l’attività di riscossione verrà intensificata notevolmente il prossimo anno. Obiettivo del comandante della polizia municipale Roberto Franzini è quello di spedire entro il 2020 le ingiunzioni relative agli anni 2016-2017 e 2018, che secondo le previsioni dovrebbero arrivare complessivamente a 3milioni e mezzo di euro.

Un lavoro che consentirebbe la polizia municipale di “mettersi in pari” con il pregresso e poi avviare il nuovo piano per i morosi che prevede l’invio di un pre-avviso l’anno successivo a quello del verbale. Il comando di polizia municipale sottolinea che l’omissione della trasmissione dei ruoli equivale a un danno erariale, ed è quindi un’azione obbligatoria per legge. L’intenzione dell’assessore Stefano Torri e dello stesso comandante Roberto Franzini è di cambiare l’attuale sistema, dopo aver “sanato” il pregresso entro il prossimo anno.

La nuova procedura già decisa prevede infatti l’invio di una lettera di pre-ruolo al cittadino entro l’anno dopo l’infrazione per informare chi non ha pagato e consentirgli di evitare la “lievitazione“ della somma da pagare.

«Non vogliamo fare e non faremo mai agguati al cittadino – assicura l’assessore alla polizia municipale Torri – ma ci stiamo mettendo in pari in modo che si possa procedere anno per anno. Con questo sistema è più facile per chi viene sanzionato ritrovare la ricevuta di versamento se ha pagato, oppure adempiere subito in caso di dimenticanza. Purtroppo è un malcostume diffuso di molte amministrazioni inviare i ruoli ai margini dei termini di scadenza previsti dalla legge con ingiunzioni che si scoprono poi gonfiate da interessi di mora. Un sistema che ci siamo impegnati a cambiare radicalmente. Ai cittadini non devono più arrivare sorprese per verbali che risalgono a cinque anni prima. Vogliamo arrivare ad informarli tempestivamente, attraverso la lettera di pre-ruolo, affinchè abbiano consapevolezza della propria pendenza come della possibilità di sanarla, riducendo in questo modo al minimo gli interessi di mora» .

Carlo Galazzo