Luni, Marinella chiude l’accesso alla passerella

"Alt, la tenuta è privata"

Marinella

Marinella

Luni (La Spezia), 6 luglio 2019 -  E’ bastata  una rete di metallo per rendere incompiuta un’opera milionaria. La passerella ciclopedonale che sorvola l’autostrada collegandola con l’area archeologica di Luni è stata privata di uno degli accessi alle rampe. A neppure due mesi dall’inaugurazione l’altra sera l’ingresso alla struttura dalla piana di Marinella è stato vietato dallo sbarramento installato dalla proprietà con tanto di cartelli, lasciando tutti di sasso e scatenando le polemiche. Alla base della decisione di chiudere il passaggio pare ci sia l’attuazione di una clausola inserita nel contratto di cessione del terreno a Salt da parte di Marinella Spa.

L’area è stata venduta anni fa in ma non sarebbe prevista la servitù di passaggio per cui la rampa può poggiare sul terreno acquistata ma non può essere utilizzata per il transito. Alla fine il varco è stato chiuso, il Comune di Sarzana è stato chiamato dai colleghi di Luni a intervenire ma la realtà è che si tratta di una proprietà privata e l’ente pubblico dovrebbe emanare un’ordinanza giustificata dalla necessità di utilizzo degli spazi, come accaduto in passato per i parcheggi a Bocca di Magra prima e nelle scorse settimane per le spiagge di Marinella. Ma un braccio di ferro, di fronte a un contratto chiaro, non sembra per nulla stimolare l’amministrazione sarzanese che sta prendendo tempo per controllare le carte: vuole rivedere i contratti stipulati tra Marinella Spa e Salt proprietari dell’opera prima di prendere posizione. Più deciso invece il sindaco di Luni che ha reclamato la piena libertà di usufruire degli spazi all’interno della tenuta per uso ludico e sportivo avvalendosi della consuetudine diventata diritto.

«Se la proprietà – spiega il sindaco Alessandro Silvestri – è così miope da non comprendere il grave danno che una decisione simile può arrecare a un investimento turistico e culturale di tale portata, utile per l’intero territorio e non solo per l’area archeologica e il museo, evidentemente non calcola neppure la reazione che può ricevere. Allora lancio la proposta di una class action reclamando il diritto di poter liberamente passeggiare nella tenuta senza limitazioni, essendo un diritto acquisito da oltre 20 anni di camminate tra i campi di Marinella Spa. E anche quelli che in questo momento si lasciano andare ai soliti giudizi approssimativi ribadisco la pericolosità di questa decisione che alimenta chiusure e muri».