'Buco' nel bilancio per un 'baco' informatico

Scoperto un errore di calcolo del programma che elabora le bollette della tassa rifiuti: dal 2014 ruoli per due milioni di euro in meno

Bollette Tari sbagliate per anni a causa di un errore nel programma informatico

Bollette Tari sbagliate per anni a causa di un errore nel programma informatico

Sarzana (La Spezia), 2 agosto 2021 -  Il rischio era quello di un fortissimo aumento delle tariffe Tari. Causa: un buco pari quest’anno pari a 500 mila euro, a cui si aggiungono i ’buchi’ degli anni precedenti, tutti dovuti a un errore informatico scoperto solo di recente. L’aumento della tassa rifiuti è stato però evitato grazie ai fondi accantonati nel bilancio nel 2020. Se ne è parlato nella seduta di consiglio di sabato, durante la quale sono state approvate le tariffe Tari per il 2021: sostanziale conferma per le utenze domestiche rispetto al 2020 e per le utenze non domestiche sgravi dal 40 al 100 per cento per le categorie che hanno sofferto di più la pandemia.

Si è parlato anche dell’aggiornamento delle tariffe Tari che si è reso necessario dopo che gli uffici finanziari, elaborando i ruoli sulla base delle tariffe approvate dal consiglio comunale un mese fa, hanno scoperto un disallineamento tra i costi del Piano economico finanziario e il totale delle bollette Tari ancora da emettere, a causa di un errore informatico. L’amministrazione comunale ha chiesto un parere a uno studio legale esperto in temi amministrativi per verificare eventuali responsabilità della società che fornisce i programmi di elaborazione delle tariffe e della bollettazione, con mandato a procedere con eventuali contestazioni.  

Un errore, come era già stato spiegato nella commissione bilancio di mercoledì dal presidente del consiglio comunale Carlo Rampi, che si ripete da molti anni e che è stato scoperto solo quest’anno. Il ’buco’ di quest’anno sarebbe stato intorno al mezzo milione di euro: in pratica, una mancata bollettazione da parte del comune per un totale di 300 mila euro per le utenze domestiche e 200 mila per quelle non domestiche. La cifra mancante viene coperta con fondi accantonati nel 2020 evitando aumenti delle tariffe.  

Andando indietro nel tempo, il problema dell’errore informatico di minor bollettazione a carico degli utenti (con ammanco nelle casse comunali) nasce addirittura dal 2014 e avrebbe potuto causare un "buco" complessivo di quasi due milioni di euro nelle casse pubbliche. L’amministrazione ha deciso – come spiegato in commissione e successivamente nel consiglio comunale di sabato – di agire con la massima trasparenza, comunicando i problemi e cercando, quest’anno, di non far pagare ai cittadini gli errori. Questa la linea approvata in consiglio comunale dalla maggioranza con l’astensione dell’opposizione.