Un etto di cocaina nella casa-prigione

L’uomo agli arresti domiciliari per droga aveva anche il braccialetto elettronico

La cocaina trovata e sequestrata dai carabinieri durante un controllo nella casa dell’uomo

La cocaina trovata e sequestrata dai carabinieri durante un controllo nella casa dell’uomo

Sarzana (La Spezia), 3 luglio 2019 - Era agli arresti domiciliari, con tanto di braccialetto elettronico, ma in casa era riuscito ad avere una ‘scorta’ di droga: un etto di cocaina. Lo hanno scoperto i carabinieri che hanno trovato anche tutti gli attrezzi necessarie per l’attività di spaccio. Così Filippo Palmieri, 58 anni, attualmente residente a Sarzana, dalla casa dove scontava i domiciliari è finito direttamente in carcere. Un nome noto alle forze dell’ordine il suo, legato a notti brave a base di sesso e cocaina. L’altra sera i carabinieri dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Sarzana hanno effettuato un controllo nella sua abitazione e lo hanno scoperto. A tradire Palmieri sono state una confezione di Supradin e una borsa dell’acqua calda la cui presenza, visto il caldo da record di questi giorni, ha insospettito i militari. Così hanno controllato con attenzione, hanno aperto entrambe e ci hanno trovato dentro 100 grammi di cocaina, 3 palline da una parte e 97 grammi di coca purissima nascosti dentro la borsa dell’acqua calda. Con la vendita al dettaglio della droga, mescolandola con la mannite come fanno gli spacciatori, potevano diventare 200 grammi per un valore sul ‘mercato’ di quasi 16mila euro, visti che di norma una confezione di cocaina viene venduta a 80 euro il grammo.

NEL CORSO dell’accurata perquisizione all’abitazione dell’uomo sono saltati fuori un bilancino di precisione, materiale vario per il confezionamento della droga e 2.500 euro che i militari ritengono provenienti dall’attività di spaccio. Droga, materiale per il confezionamento e soldi sono stati stati sequestrati e l’uomo è finito in carcere alla Spezia a disposizione dell’autorità giudiziaria. Palmieri, ex gestore di un nigth a Marinella, è già stato protagonista di una serie di clamorose vicende legate alla droga. Le indagini su di lui erano iniziate nel febbraio del 2017 ed erano durate quasi un anno. All’epoca era residente a Castelnuovo Magra ma domiciliato a Vezzano, e i carabinieri lo avevano trovato in possesso di 25 grammi di cocaina. Da quel momento erano partite le indagini sulla sua attività: appostamenti, pedinamenti e controlli. I militari avevano raccolto un voluminoso dossier sulla sua presunta attivià di spaccio quindi a fine anno era scattato l’ordine di arresto da parte della Procura spezzina. La sua linea difensiva, portata avanti dagli avvocati che lo avevano assistito Francesco Vetere e Riccardo Ragusa, è sempre stata quella che la droga serviva per organizzare dei ‘party’ e non per spacciarla. In effetti quando gli uomini dell’Arma erano intervenuto nella sua abitazione per arrestarlo all’inizio dello scorso anno lo avevano trovato in compagnia di due donne in abiti succinti e sul letto la ‘coca’. L’altra notte, nel corso del nuovo intervento, i carabinieri hanno trovato ancora tanta ‘polvere bianca’ nonostante Palmieri fosse agli arresti domiciliari con tanto di braccialetto elettronico. Quindi per lui si sono spalancate le porte del carcere.