"La mia quarantena, dieci giorni d’angoscia"

Mastino racconta l’isolamento insieme ai compagni del Prato e la paura di avere contagiato qualcuno: "Poi il tampone negativo..."

"Per fortuna è andato tutto per il meglio, ma per qualche giorno ho avuto paura di aver contagiato involontariamente i miei parenti in Sardegna, i miei amici e anche un sacco di persone che erano con sul volo". A parlare è Andrea Mastino, difensore del Prato, dopo che la squadra è risultata negativa ai tamponi molecolari in seguito ad un caso di positività accertato all’interno del gruppo dei giocatori. Mastino, che ha origini sarde, aveva approfittato di una brevissima sosta negli allenamenti per prendere il primo volo disponibile dopo la rifinitura mattutina di sabato 14 novembre e tornare a casa, visto che mancava dalla Sardegna dallo scorso agosto. Due giorni. Giusto il tempo di riabbracciare amici e parenti con regolare permesso lavorativo per poi tornare ad allenarsi dal martedì successivo. "Appena sono sceso dal volo di ritorno ci è arrivata la comunicazione ufficiale del caso positivo all’interno della nostra squadra, quindi ho fatto l’isolamento fiduciario qui a Prato, nell’appartamento con altri compagni", spiega ancora Mastino. "Ero abbastanza preoccupato della possibilità di aver contagiato qualcuno della mia famiglia o anche qualche amico. Poi però non sono emersi sintomi e alla fine il tampone è risultato negativo. Pericolo scampato. Ora pensiamo alla prossima partita".

A proposito di calcio giocato, il Prato si sta regolarmente allenando per tornare in campo domenica 6 dicembre contro il Lentigione al Nelli di Oste. "Riprendere dopo dieci giorni di quarantena non è stato facile. Avevamo un programma di allenamento individuale, ma non potendo uscire di casa non era possibile allenarsi con una intensità pari a quella degli allenamenti al campo. Nel periodo di quarantena abbiamo stretto ancora di più il legame fra noi giocatori. Qualche torneo organizzato alla play station (pare che fra tutti proprio Mastino sia uno dei top player virtuali se si parla di giochi di calcio, ndr), qualche ricetta preparata in casa approfittando del fatto che Piretro, mio compagno di appartamento, sta facendo la scuola alberghiera e ci insegna qualche trucco. Ma abbiamo tutti una gran voglia di giocare" . I biancazzurri, in effetti, non scendono in campo dal 18 ottobre a causa del coronavirus e dei vari rinvii delle partite: "Questo periodo, quarantena a parte, ci è servito per allenarci molto intensamente. Abbiamo sostenuto carichi di lavoro davvero importanti per arrivare al top della forma", conclude Mastino. "Senza la partita della domenica ogni partitella di fine allenamento è diventata il massimo della competizione sportiva al quale potevamo aspirare. Sono convinto che alla ripresa ci faremo trovare pronti. Vedremo un Prato diverso, secondo me migliore rispetto a quello delle primissime partite".

Leonardo Montaleni