Ballottaggio, la sfida Biffoni-Spada: il centrodestra a caccia dei voti dei civici

L'avvicinamento verso il confronto elettorale del 9 giugno

Biffoni, a sinistra, e Spada

Biffoni, a sinistra, e Spada

Prato, 29 maggio 2019 - Contatti, telefonate e richieste alle segreterie dei leader nazionali. La notte dopo lo spoglio e la giornata di ieri sono trascorse sul filo dei cellulari per il centrodestra. Il terreno da recuperare è tanto e quindi non c’è tempo da perdere, nella speranza che il ballottaggio sia davvero un’altra partita, come ha detto il candidato sindaco Daniele Spada commentando i risultati delle amministrative.

Il primo tempo è andato piuttosto male, ci sono da recuperare 12 punti percentuali, ma Spada, che è appassionato di pallone, crede nelle rimonte e sta facendo campagna acquisti per rafforzare la squadra. Senza dimenticare l’aiuto che può venire da Roma grazie a Matteo Salvini, uscito più che rafforzato dalle europee con la Lega primo partito anche a Prato (ma molto sotto, a se stessa e al Pd, alle amministrative).

I dirigenti del Carroccio sono già al lavoro per programmare un’altra visita in città, mentre FdI, uscito bene da europee e comunali, conta di riportare a Prato anche Giorgia Meloni.

Spada invece la prima telefonata l’ha fatta all’ex assessore Aldo Milone, col quale è in trattativa per un apparentamento al secondo turno. Lo «sceriffo» ha deluso al primo fermandosi al 3,1% ma porta comunque in dote un potenziale di 2.809 voti e Spada, che ne deve recuperare quasi 11mila, ne ha assolutamente bisogno.

Trattativa aperta anche con Emilio Paradiso della Lega Toscana, che ha raccolto quasi 1200 preferenze al primo turno. In questo caso l’apparentamento è probabilmente da escludere perché il simbolo della Lega Toscana altrimenti dovrebbe comparire sulla scheda accanto a quello della Lega di Salvini, un’ipotesi difficile per le divergenze fra i due partiti. Paradiso però potrebbe comunque appoggiare Spada: un incontro faccia a faccia si terrà oggi e lo stesso vale anche per Milone.

L'altra telefonata che Spada ha fatto ieri è quella a Marilena Garnier. Ieri mattina ancora non c’erano stati contatti e la candidata a sindaco, che ha ottenuto 3820 preferenze personali, non aveva mancato di sottolinearlo («Spada? Sono in attesa di una chiamata, quando arriverà vedremo cosa fare»). Il contatto è arrivato poche ore dopo: oggi è in programma un incontro diretto.

La trattativa appare aperta. E’ chiaro che Garnier (4%) punterà ad ottenere qualcosa di «pesante» in caso di alleanza e di successiva vittoria, probabilmente un assessorato importante se non di più. Un apparentamento è possibile, così come un altro tipo di accordo. Comunque vada, la candidata ieri ha confermato che non appoggerà in nessun modo Biffoni.

Anche sommando tutti i voti dei possibili alleati di centrodestra, il gap fra Spada e Biffoni sarebbe comunque importante (3mila voti). Ecco che allora serve un asso da mettere sul tavolo, come lo fu Berlusconi per Cenni dieci anni fa. E’ chiaro che questa volta non può che essere Matteo Salvini e infatti la Lega pratese ha già contattato la segreteria del ministro per cercare di organizzare un’altra visita elettorale in città.

Tra l’altro, con Firenze nelle mani del Pd e Livorno con un candidato di FdI al ballottaggio, in Toscana Prato è l’unica città che potrebbe finire nell’agenda del leader leghista. La speranza è di farlo venire fra il 4 e il 7 giugno, magari per la chiusura della campagna elettorale bis.

Leonardo Biagiotti