REDAZIONE PRATO

"Rodari, la Provincia si muova". La protesta dopo l’allagamento

Un centinaio di ragazzi in corteo: "Da anni ci sono disagi". Il preside: "Problemi ogni volta che piove"

Il corteo di un centinaio di studenti ieri mattina davanti alla scuola

Il corteo di un centinaio di studenti ieri mattina davanti alla scuola

"Se volevo nuotare, andavo in piscina". Un pizzico d’ironia, che non guasta mai, anche se c’è poco da scherzare. L’allagamento dell’Istituto Cicognini-Rodari, verificatosi venerdì a causa del maltempo, è un problema serio, che la Provincia non deve trascurare. Proprio questo hanno chiesto ieri mattina gli studenti, che hanno organizzato un corteo di protesta davanti al plesso scolastico. Si sono presentati in circa un centinaio per far sentire la loro voce, con cori e manifesti. "Sono anni ormai che la nostra scuola non è strutturalmente idonea in caso di maltempo: dai termosifoni che non funzionano ai tubi dell’acqua che sono troppo piccoli per far sì che reggano il flusso dell’acqua e garantiscano la circolazione di quest’ultima - hanno spiegato i ragazzi - Per non parlare della perdite d’acqua dal soffitto e del fatto che quando la temperatura si abbassa, i ragazzi - soprattutto quelli del piano terra - sono costretti a portarsi le coperte da casa o a vestirsi pesantemente. Questi problemi strutturali vanno risolti più velocemente possibile, perché oltre a non garantirci una scuola sicura, per i ragazzi - in particolare per quelli dell’indirizzo musicale - c’è il rischio che gli strumenti si danneggino".

Sul tema si è fatto sentire pure il preside Mario Di Carlo, che ha sottolineato anche altre criticità. "Venerdì scorso mi sono preso una bella responsabilità – ha detto –. Se qualcuno si fosse fatto male, la colpa sarebbe ricaduta su di me. Non sono mesi, ma anni che sollecitiamo la Provincia affinché intervenga, ma ancora non è stato fatto niente. Ogni volta che piove, la scuola si allaga. Senza contare i bivacchi che ci sono a causa dell’assenza di una recinzione e la situazione di degrado e pericolo dovuta al cantiere della palestra". Non si è fatta attendere la risposta della Provincia, che ha affermato di "aver realizzato un apposito intervento di somma urgenza presso l’istituto, riguardante il ripristino del tetto mediante una pulizia approfondita e la sistemazione delle calate interne, al fine di ottimizzare il deflusso delle acque, portando ad un miglioramento della situazione dell’edificio". Inoltre, la Provincia ha ricordato di aver avviato uno studio preliminare per correggere il dimensionamento del sistema di convogliamento delle acque meteoriche, "con l’obiettivo di attuare una soluzione efficace nel più breve tempo possibile".

Francesco Bocchini