"Prato 88, impegno comune per accelerare"

L'opera d'arte "Prato 88" di Mauro Staccioli è ancora abbandonata, ma il Comune assicura che verrà ricollocata al Pecci. Sono in corso le procedure burocratiche e sono stati stanziati 200mila euro per il progetto. La Fondazione Cassa di Risparmio di Prato è coinvolta nel salvataggio dell'opera.

"Prato 88, impegno comune per accelerare"

"Prato 88, impegno comune per accelerare"

Si scrive "Prato 88", si legge ‘mezzaluna’ di Mauro Staccioli. L’opera d’arte giace ancora abbandonata in un campo sportivo nel Macrolotto, in attesa di essere ricollocata al Pecci: è su questa destinazione che arrivano rassicurazioni dal Comune dopo che La Nazione sollevò il caso alla fine del 2022 e dopo le recenti proteste sui social per i progressi che non si vedono. È di dicembre la decisione della giunta di approvare il progetto di fattibilità tecnico-economica nel quale, oltre alle soluzioni per il rimontaggio, è stato confermato l’impegno di 200mila euro. Ora gli step successivi sono tutti di natura burocratica: da una parte si attendono le risposte sulle analisi geologiche effettuate sul posto, dall’altra è stata chiesta l’autorizzazione preliminare che sarà rilasciata dalla Soprintendenza per il progetto esecutivo. A mobilitarsi subito per il salvataggio della scultura di Staccioli, frutto di una donazione di Elda Franchi Pecci in ricordo di Enrico Pecci, fu la presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato Diana Toccafondi. Decisivo infatti il ruolo svolto dalla Fondazione che ha finanziato la progettazione tecnica preliminare al progetto esecutivo, sul quale invece è al lavoro il Comune. Che in una nota conferma il suo impegno in prima fila, insieme alla Fondazione, per la ricollocazione di Prato 88 di Mauro Staccioli dopo lo smontaggio che si rese necessario per i lavori del nuovo Centro Pecci.

"Ci siamo messi a disposizione con convinzione collaborando con il Comune per attivare il processo per la ricollocazione che certo presenta aspetti di complessità – sottolinea Toccafondi –. Spero che proprio questo impegno condiviso delle istituzioni possa rendere più rapidi i tempi di restituzione dell’opera alla città".