"Ma com’è possibile che la direzione di Palazzo Pretorio sia stata affidata in questo modo? In Comune si sono resi conto di cosa hanno fatto?". Rita Pieri, capogruppo di Forza Italia e da sempre molto sensibile ai temi della cultura (materia di cui è stata fino a poche settimane fa anche responsabile nazionale per Azzurro Donna), interviene in modo molto critico sulla scelta di sostituire l’attuale direttrice Rita Iacopino, che dal 1° di ottobre sarà in pensione, attingendo alla graduatoria del concorso bandito dal Comune di Montelupo Fiorentino per il Museo della ceramica. "Dirigere un museo non è come coordinare un qualsiasi ufficio della macchina comunale, che implica competenze di alta specializzazione, esperienza organizzativa, relazioni strutturate con i grandi musei. Lo vogliono proprio affossare il nostro bellissimo Palazzo Pretorio, la casa della collezione civica dell’arte, che appartiene a tutta la città, che fa parte della sua storia?", si chiede la capogruppo. E ancora: "Presenterò una question time al prossimo consiglio, per chiedere spiegazioni – aggiunge –. Il pensionamento di Iacopino non è stato di certo un fulmine a ciel sereno: mi risulta che si sapesse da inizio primavera che avrebbe dovuto lasciare il lavoro per raggiunti limiti di anzianità. Possibile che in questi cinque o sei mesi, quindi parlo anche della precedente giunta, non abbiano trovato un modo migliore per trovare la sua sostituta? La nuova responsabile è un’archeologa, che non ha esperienze di coordinamento, che non risulta curatrice di mostre, né autrice di pubblicazioni sulla pittura dal Trecento al Cinquecento, che è la più importante per il nostro museo. E non è di Prato. Le auguro di cuore un buon lavoro e spero tanto che il mio scetticismo venga sconfessato dalle sue capacità. Il punto non è questo: è il metodo usato, la scorciatoia trovata per risolvere un problema che era noto da almeno cinque mesi, la mancanza di sguardo sul museo, sulla sua importanza".
Rita Pieri torna alla carica sulla composizione della giunta. "L’ho detto dal primo giorno, e non sono stata certo la sola, che la sindaca Bugetti non può tenere per sé tutte le importanti deleghe che non ha assegnato, a cominciare dalla cultura – dice –. Adesso però dico anche un’altra cosa: con tutti gli articoli 90 che intende fare, non poteva immaginare un incarico anche per Palazzo Pretorio, per il quale un’alta specializzazione è indispensabile? Sono amareggiata, e preoccupata. La cultura è come l’aria che respiriamo e Palazzo Pretorio è patrimonio della città. Si dovrebbe pensare a rilanciarlo, destinare le risorse necessarie per mostre capaci di attirare turisti e in questo modo comunicare meglio la bellezza della nostra città. Invece si ricorre alla graduatoria del Museo della ceramica".
Infine, un appello, condiviso anche con Marianna Baldi, la nuova coordinatrice toscana di Azzurro Donna. "Si parla di Francesco Fantauzzi come articolo 90 per la cultura – dicono –. Non mettiamo affatto in dubbio le sue capacità professionali di organizzatore di spettacoli, al netto di possibili conflitti d’interesse che potrebbero profilarsi in quanto responsabile di Fonderia Cultart e gestore de Il Garibaldi Milleventi, ma l’arte è un’altra cosa. Speriamo che gli autorevoli componenti del comitato scientifico del museo facciano sentire la loro voce e che la sindaca, in mezzo a tutte le cose di cui si deve occupare, li sappia ascoltare. Non può avere tempo e competenze per gestire tutto. La Cultura è una cosa seria, Palazzo Pretorio merita ben altra attenzione. E non è certo questione di destra, sinistra, centro o campo largo".
Anna Beltrame