Prato, omicidio Lo Cascio: il pm chiede l'ergastolo per l'imputato

E' in corso il processo per la morte del portiere di notte: alla sbarra un marocchino trentenne

La scena dell'omicidio e, nel riquadro, la vittima

La scena dell'omicidio e, nel riquadro, la vittima

Prato, 14 febbraio 2018 - Il pm Egidio Celano ha chiesto l'ergastolo per Abdelghani Ammari, il marocchino trentenne, imputato nel processo per l'omicidio di Leonardo Lo Cascio, 38 anni, il portiere di notte che fu ucciso la notte del 30 marzo 2017  a Prato. L'aggressore venne catturato dai carabinieri del Nucleo Investigativo, guidati dal maggiore Vitantonio Sisto, due giorni dopo l'omicidio all'aeroporto di Bologna mentre tentava di lasciare il paese per tornare in marocco. Ammari deve rispondere di omicidio volontario a scopo di rapina aggravato dai futili motivi e in condizioni di minorata difesa. La sentenza è attesa per il 21 febbraio.

Nel processo con rito abbreviato contro il marocchino, il pubblico ministero ha chiesto che come sconto per il rito venissero tolti i 18 mesi di isolamento diurno. Lo Cascio fu trovato a terra con una profonda ferita al collo la sera del  30 marzo di un anno fa. Una vicenda di inaudita violenza che sconvolse la città. Le telecamere di sicurezza davanti al Palazzo di Giustizia di Prato, la zona in cui avvene l'omicidio, dettero un impulso importante alle indagini dei carabinieri perché ripresero il trentenne mentre seguiva la vittima una volta scesa dall'autobus.

Ammari avrebbe ucciso Lo Cascio con un fendente - inferto con un coccio di bottiglia - che gli recise la giugulare. Mentre Lo Cascio era a terra esanime, il marocchino gli rubò lo zaino contenente il telefonino e 10 euro con i quali l'assassino andò a mangiarsi un gelato in un bar delle vicinanze.